A primavera arriva la stagione della muta nel cavallo che perde il pelo invernale
La muta è il cambio del pelo stagionale. Tutti gli animali che hanno il pelo come i più comuni cani e gatti, in base alla stagione cambiano il pelo. In generale, il cambio si verifica due volte l’anno, a primavera e in autunno. Così anche nei cavalli. D’inverno, i cavalli che vivono all’aperto mettono in cosiddetto pelo invernale. Più lungo e meno lucido. Contribuisce a salvaguardarli dalle temperature più rigide.
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Nel periodo estivo, il pelo è corto, raso e molto più brillante.
Il cambio del pelo si verifica in primavera e in autunno in concomitanza con il cambio delle temperature. Nel periodo invernale il si forma un pellicciotto. Anche se il cavallo cambia il pelo durante tutto l’anno, nel periodo della Primavera si verifica la muta vera e propria, quando perde il pelo folto e lungo invernale.
Anche il colore del mantello del cavallo può variare nelle tonalità: il cavallo resta dello stesso colore, ma la tonalità può essere più vivace e brillante quando il pelo è corto in estate. Il cavallo morello ad esempio, tende ad avere un nero più accesso, così come il baio.
Il cavallo inizia a perdere il pelo quando le temperature si alzano, diventano più mite. A volte la primavera può arrivare in anticipo, in altri anni può essere più tardiva.
In questa fase, il cavallo perde molto più pelo. Quando viene spazzolato, il pelo invernale viene rimosso, mentre lascia spazio al pelo lucente estivo.
La muta non è sempre uniforme. Ha una durata media che spazia dai 15 ai 20 giorni.
Il cavallo perde il pelo a chiazze e potrebbe sembrare un problema alla pelle, una dermatite oppure una rogna. In realtà si tratta della muta.
La muta provoca prurito nel cavallo che tende a grattarsi sugli alberi, superfici di vario tipo come il ballone del fieno fino anche sul cavaliere che potrebbe trovarsi peli ovunque.
Per favorire la muta, è consigliato spazzolare molto il cavallo giornalmente. Usando sia la striglia che la brusca un tipo di spazzola con setole dure. E’ possibile anche impiegare un guanto di crine o una pietra pomice, rimedi antichi ma pur sempre efficaci.
In alternativa, si potrà ricorrere ai pettini-striglia, uno strumento veloce per rimuovere il pelo vecchio.
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Nella fase della muta, un periodo di stress per l’animale, è importante sostenere l’organismo del cavallo che necessita molte energie e proteine per lo più aminoacidi per la produzione del pelo.
Sono da integrare anche oligoelementi tra i quali zinco, rame e selenio.
Solo in alcuni casi la perdita eccessiva di pelo che forma delle chiazze può essere riconducibile a un problema di salute dell’animale o alimentare.
Patologie della pelle: sintomi
Le patologie della cute sono molto comuni nel cavallo. In nessun caso dovrebbero essere sottovalutate soprattutto se la superficie in cui manca il pelo è estesa oppure si presentano delle lesioni sulla pelle visibili.
Tra le patologie: ipersensibilità agli insetti o dermatite estiva recidivante, allergie, micosi, piaghe estive, infezioni batteriche, papillomi virali, rogna Sarcoide fino a patologie più gravi quali melanoma (frequente nei cavalli grigi), carcinoma squamoso.
Perdita di pelo e alimentazione- La perdita del pelo o il pelo spento nel cavallo può indicare anche una carenza alimentare o una dieta non bilanciata anche in base all’attività dell’animale. La mancanza di Omega 3 e vitamina E possono portare al peggioramento della qualità del mantello.
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C.D.
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