Un disperato appello si prefigge di diramare l’allerta su un vigente pericolo mortale: i vostri cani rischiano di ammalarsi dappertutto.
Lo stato di allerta sulla veloce propagazione di un virus letale è stata confermata a partire dal mese di novembre 2022 e specialmente per quel che riguarda gli esemplari di quattro zampe ancora in tenera età. Dopo l’insorgere di alcuni casi, risultati particolarmente critici da trattare, i proprietari dei cagnolini colpiti hanno iniziato a raccogliere le loro testimonianze per aiutare i veterinari a mettere in guardia la popolazione sulla pericolosità del virus.
Visto – in primis – il suo alto tasso di infettività, e il consecutivo terrore negli occhi dei padroncini dopo aver visto le ripercussioni che, contrarre il virus, ha generato nei loro cuccioli, è stato stilato in fretta un report su come poter evitare che esso entri a contatto con gli esemplari più a rischio. I primi sintomi – ad esempio – indicati dai padroncini degli cuccioli colpiti, pare favoriscano per ora al suo riconoscimento.
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Come si evince dalle informazioni ricavate da una delle più recenti pubblicazioni sull’argomento, da “Armac Vets” su Facebook, Blue – un cucciolo di Doberman – è stato uno dei primi esemplari ad essere sottoposto a cure d’urgenza. Il piccolo ha dovuto restare confinato in ospedale per sette giorni dopo la comparsa dei primi sintomi. Ad intaccare seriamente l’organismo del pelosetto, e del suo fratellino Thor – come lui ancora troppo giovane – sarebbe stato il “Parvo Virus” . Blue, infatti – come anche altri esemplari della sua età, non aveva ancora terminato il regolare ciclo di vaccinazioni permettendo all’agente patogeno di destabilizzare più facilmente il suo sistema immunitario.
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A causa di una diarrea emorragica il cucciolo è rimasto in breve tempo notevolmente debole e disidratato, necessitando un ricovero d’urgenza. Per tal ragione il personale sanitario della clinica veterinaria ha dovuto intubare Blue per consentire a lui di continuare ad alimentarsi, non potendo provvedere in altro modo, e di recuperare così le sostanze perdute durante l’attacco provocato dal virus.
La sintomatologia dei cagnolini si sarebbe presentata agli occhi del suo padroncino – ancora scosso per il forte spavento – con vomito persistente e un repentino peggioramento delle sue condizioni, in meno di 24 ore. L’episodio sul ricovero di Blue e Thor – documentato nel pomeriggio dello scorso 4 novembre – è avvenuto a Manchester, a nord dell’Inghilterra. All’accaduto ne sarebbero susseguiti altri di simile portata.
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Dato che il virus pare si stia espandendo a macchia d’olio nelle cittadine circostanti, come potenzialmente anche oltre i confini della Nazione, i veterinari esortano i proprietari dei cuccioli, ancora in attesa di completare i richiami delle vaccinazioni, a fare molta attenzione e a non sottovalutare i primi segni di malessere.
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