I pericoli dei cani lasciati liberi dai padroni: un fenomeno da non trascurare

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By Benedicta Felice

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I pericoli dei cani lasciati liberi dai padroni. I fattori di rischio da non sottovalutare sono tre e bisogna tenerli a mente

Cane per strada (Foto Pixabay)
Cane per strada (Foto Pixabay)

La passeggiata con il proprio amico a quattro zampe è una consuetudine che rende felici e spensierati non solo gli animali domestici ma anche i loro padroni. Spesso però, in maniera ingenua, molti non tengono in considerazione i pericoli a cui possono andare incontro durante il tragitto. Spesso tutto questo viene sottovalutato ma gli esperti cinofili dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA hanno redatto delle regole fondamentali da rispettare per preservare gli animali da qualsiasi rischio si può incontrare. Ecco di cosa si tratta.

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I pericoli dei cani lasciati liberi dai padroni, dati e statistiche che destano preoccupazione

cane al parco (Foto Pixabay)
cane al parco (Foto Pixabay)

Il primo problema che si può riscontrare concerne quando i padroni lasciano liberi i loro animali è quello relativo agli investimenti e agli incidenti stradali. Purtroppo dai dati stilati in materia di infortuni stradali, emergono risultati spiacevoli e sconcertanti. Ogni anno sono circa quaranta i cani che finiscono la loro vita sotto un’auto in transito. Ciò dipende dal fatto che sono lasciati liberi di gironzolare per strada o sui marciapiedi e al riguardo sono pochissimi quelli che riescono a sopravvivere. La situazione non è migliore per i quattro zampe che si salvano perché spesso riportano traumi abbastanza gravi. Il fenomeno è presente in tutte le regioni italiane ma è concentrato soprattutto al sud dove il randagismo è più sviluppato specialmente nella notte successiva di Capodanno.

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Il secondo problema riguarda i furti perché sono tanti i quattro zampe che scompaiono all’improvviso, suscitando rabbia e preoccupazione nei loro padroni, ovviamente in modo del tutto inconsapevole.

Il terzo problema concerne l’avvelenamento che può coinvolgere i nostri amati amici a quattro zampe. Purtroppo dalle statistiche risulta che sono stati circa 44.000 i cani avvelenati e la maggioranza di questi sono randagi. E’ facile che questi animali cadano in tali trappole nelle aree più esposte al problema come parchi e aree dedicate proprio ad essi. Nonostante tale gesto sia stato concepito come un reato penale, molti continuano a reiterarlo e non ottengono la condanna che dovrebbero avere, se tale numero viene paragonato a quello dei cani avvelenati. Insomma, un abisso sostanziale tra le due categorie. Per tutti questi motivi, gli esperti dell’associazione sopra menzionata consigliano di lasciare liberi i propri cani nei giardini privati, nelle aree cani, o nelle spiagge adibite solo al trasporto del pelosetto in acqua.

Una serie di norme da tenere in considerazione per il bene dei nostri amici a quattro zampe da non dimenticare. I cani hanno bisogno di libertà ma anche di controllo. Sono esseri buoni, fragili e necessitano di tutto il nostro supporto.

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