Intensificati i controlli per evitare un grave errore: a chi perde il proprio cane arriva una multa qualora non risponda a determinati requisiti.
Un spiacevole episodio denunciato dalle “Guardie Zoofile Kronos” ha innescato una serie di provvedimenti e controlli intensificati dopo aver appurato l’attuale negligenza di alcuni padroni nei confronti dei proprio esemplari di quattro zampe. Come ha riportato il nucleo operativo di Valle Aniene, lo scorso 10 gennaio, un “cane vagante” è stato ritrovato dopo una serie di annunci diramati dal suo padrone su Facebook.
Perde il cane e gli arriva una multa da 500 euro: l’errore da non commettere
Sembrerebbe che non vi sia nulla di insolito, eppure – a problematica risolta – le autorità hanno compreso il perché l’uomo in questione abbia deciso di ricorrere esclusivamente ai social network, per segnalare la scomparsa del suo cane, piuttosto che alla rispettiva Asl.
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È gradualmente emerso che il padrone del Pastore Tedesco scomparso, smarritosi dopo essere riuscito ad accedere all’esterno del suo cortile privato per fatidico errore, avrebbe commesso due gravi errori – uno riguardante la prevenzione che questo accada, e il secondo durante il periodo di ricerca dell’esemplare.
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La sanzione inflitta all’uomo è stata di 308 euro – la minima prevista, e in grado di raggiungere i 500 euro – per la mancanza dell’obbligatorio microchip. Il padrone del quattro zampe, però, avrebbe inoltre omesso la segnalazione della scomparsa a chi di competenza oltre i cinque giorni previsti dalla legge, limitandosi a condividere aggiornamenti sui social.
A ritrovare casualmente il peloso in strada – fino a smascherare la mancanza soggetta a sanzione pecuniaria – sarebbe intervenuto lo spirito d’osservazione di una volontaria. Il Pastore Tedesco è stato trasportato in un provvisorio rifugio in cui potesse sentirsi al sicuro ed evitare di allontanarsi nuovamente, in attesa che il suo padrone venisse rintracciato. L’operazione è stata più difficile del previsto dal momento che l’esemplare risultava non essere in possesso di alcun microchip.
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Quando – infine – grazie a un’ulteriore pubblicazione della donna su Facebook, l’uomo è riuscito a venire a conoscenza del ritrovamento, la loro conversazione – per la riconsegna del cane – è avvenuta tramite la mediazione del Comando di Carabinieri Forestali di Guidonia e delle limitrofe Guardie Zoofile. Le quali hanno provveduto a sanare la spiacevole situazione e ad apportare una serie di modifiche sui controlli che vigono attualmente sul territorio.