Percorre l’Italia a piedi: Renato Frignani torna a casa con il cane trovato abbandonato

Percorre l’Italia a piedi: Renato Frignani torna a casa con il cane trovato abbandonato

Renato Frignani ha percorso il Sentiero Italia del Cai torna a casa dopo un anno con un cane trovato durante la sua avventura

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Un’avventura iniziata nel mese di marzo del 2019 che si è terminata quasi dopo un anno, dopo aver percorso ben 4513 chilometri, a piedi, lungo il “Sentiero Italia” del Centro Alpino Italiano- Cai, un sentiero di oltre 6.000 Km che unisce tutte le catene montuose.

Renato Frignani, noto come “Renna” tra i suoi amici, è stato protagonista di una straordinaria impresa che si è terminata il 18 gennaio del 2020 con il suo ritorno a Correggio.

Frignani si è licenziato dal suo lavoro per dedicarsi ad un viaggio a piedi, iniziato a marzo 2019, partendo dall’Isola d’Elba. Anche se non fanno parte del Sentiero Italia, Frignani ha voluto aggiungere sia l’Elba che la Sardegna, per poi proseguire in Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania e risalire la Penisola fino a Correggio.

Quello che non si sarebbe mai aspettato è che lungo il suo percorso, Frignani avrebbe incontrato un cucciolo abbandonato che non ha avuto il coraggio di lasciare.

“Pulce è un cucciolo di pastore maremmano meticcio che ho incontrato il 9 Giugno sulla catena costiera calabrese, sul passo della Crocetta. Lì è avvenuto il nostro incontro. Era tra l’immondizia. Da quel momento è cambiato il mio viaggio; è cambiata anche la mia vita. E’ diventato tutto più difficile e faticoso (sbuffa), però sono felice della scelta che ho fatto – quello di tirarlo fuori da dov’era e di portarlo via con me. Lo rifarei altre mille volte”, racconta Frignani in un’intervista.


Il cane, un simil maremmano tutto bianco, è stato sempre al fianco di Frignani, crescendo nell’arco dei mesi e dei chilometri attraversando l’Italia.

Durante il viaggio, Frignani si è preso cura di Pulce, portandol con sé attraverso l’Italia.

Entrambi hanno scoperto sentieri e luoghi perduti, incontrato gente, affrontato le intemperie e dormito in tenda.

Un cane, compagno fedele

I primi mesi sono stati difficili. Pulce era un cucciolo che Frignani portava nel suo zaino. Mano a mano che cresceva, Frignani si è adeguato al ritmo del cane, proseguendo il suo viaggio, rispettando le esigenze del cucciolo.

Lo scopo del viaggio era di raccontare quanto sia bella l’Italia vista con un “passo lento”, attraverso gli incontri e la vista dei paesi che nessuno racconta mai.
“Quando mi sarò fermato, un libro, un film documentario, lezioni nelle scuole, serate. Viaggiare è un’università della vita – non si finisce mai di imparare e per me restare studenti è il segreto della vita”, ha concluso Frignani.

Un viaggio che lo ha portato a trovare un amico fedele con il quale ha anche festeggiato il Natale.

La loro storia è solo all’inizio e sicuramente Pulce e Frignani condivideranno insieme molte altre avventure.

Guarda il video del viaggio:

C.D.

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