Una storia commovente, riportata da thenewsminute citando la mittente locale Mathrubhumi, di un randagio che ha percorso 700km al fianco di un uomo, di nome Naveen, dipendente dell’Ente di energia elettrica dello stato indiano del Kerala che, lo scorso 7 dicembre, era partito per un pellegrinaggio dal tempio di Mookambika a Kollur, al santuario Sabarimala nel distretto di Pathanamthitta.
Lungo il suo percorso, al secondo giorno di pellegrinaggio, Naaveen ha incontrato un simpatico randagio che ha iniziato a seguirlo nell’arco di tutto il tragitto. L’uomo di 38 anni racconta che Malu- così ha chiamato il cane- era un randagio diverso dagli altri: “Solo dopo 80 chilometri mi sono accorto di lui. Camminava verso di me, venendo dalla direzione opposta quando si è fermato davanti a me. Ho provato ad allontanarlo, ma non c’è stato verso di farlo andare via”, racconta Naveen.
Da quel momento in poi, Malu ha iniziato a seguirlo, tenendosi ad una distanza di una ventina di metri. Inizialmente, camminava davanti all’uomo, girandosi di tanto in tanto per vedere se Naveen era dietro. Poi, la dolce Malu si è messa a seguirlo, mantenendo sempre la distanza di sicurezza, fino a quando non si è avvicinata a lui per annusarlo e lo stesso Naveen ha lasciato che il cane si avvicinasse.
Malu è sempre stata vicino per 23 giorni a Naveen, dormendo al suo fianco, proteggendolo di notte e svegliandolo al mattino: “Avevo capito che non mi avrebbe mai lasciato. E’ un cane determinato e molto intelligente. Sapevo che mi avrebbe aspettato all’esterno del tempio per avere del cibo e che si sarebbe preso cura di me, custodendo le mie cose mentre facevo il bagno”, ricorda con affetto Naveen in un’intervista, raccontando che il cane lo aiutava a mantenere il ritmo ogni giorno.
Infatti, un giorno il cellulare dell’uomo si era scaricato e al mattino, quando era l’ora di rimettersi in marcia, Malu lo ha svegliato.
Naveen si è anche spaventato quando, un giorno, Malu era sparita: in realtà era davanti a lui e lo stava aspettando nei giardinetti esterni del santuario. Alcuni devoti, che Naveen aveva conosciuto durante il pellegrinaggio, lo avvertirono, dicendogli che il cane lo stava aspettando sui muretti dei giardini, annusando tutti i pellegrini che transitavano. Quando Malu si accorse di Naveen in mezzo alla folla, immediatamente si diresse verso di lui.
Malu in quel viaggio ha trovato una famiglia perché Naveen non l’ha lasciata e facendo ritorno a casa in autobus ha acquistato un biglietto anche per lei: “L’autista è stato molto comprensivo e ha ascoltato la mia storia, lasciando salire il cane sul mezzo. Appena salita sull’autobus, Malu si è messa a dormire ai miei piedi fino all’arrivo”.
Per la piccola randagia è iniziata una nuova vita: un collare di cuoio tutto per sé, una cuccia e molto affetto. Il nome Malu è invece l’abbreviazione di “Malikappuram”, un termine con il quale si definiscono le donne devote del santuario di Sabarimala.
Una storia che ricorda due vicende molto simili: quella del meticcio Gobi che ha seguito un concorrente durante una maratona, la GobiMarch2016, che si è svolta in Cina ed è tornata a casa con lui e quella della favola di una randagia che durante una gara di endurance in Ecuador ha percorso 700 chilometri con la squadra della nazionale svedese e alla fine è stata adottata da un atleta, Mikael Lindnord.
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