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Perché in Trentino vengono uccisi tanti orsi?

Non è ancora finita: la situazione degli orsi in Trentino desta grande preoccupazione e divide istituzioni e popolazione.

Orsi in Trentino: perché la convivenza con gli uomini è così difficile? (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Dopo l’abbattimento di M91, si riaccendono i riflettori sugli orsi in Trentino: tra (presunti) incidenti, abbattimenti volontari e provvedimenti, la vita di questi animali è sempre in discussione. Da una parte ritroviamo i provvedimenti della regione Trentino Alto Adige e dall’altra la solida difesa degli animalisti verso i suoi selvatici abitanti. Infatti se si pensa da una parte a difendere la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, dall’altra in molti sostengono che non sia necessario prendere provvedimenti tanto drastici come l’abbattimento.

Orsi in Trentino: i fatti drammatici degli ultimi anni

Da una parte la loro presenza pare essere una nuova attrattiva per turisti, che si informano sulle zone ‘frequentate’ dagli orsi apposta per andarle a visitare, dall’altra alcuni tragici episodi hanno reso la loro presenza quasi come una minaccia per gli uomini. Dunque si tratta di un richiamo turistico o di una vera e propria rogna sociale?

Orsi in Trentino: alcuni esemplari sono stati imbalsamati dopo la cattura, altri abbattuti (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Il bilancio delle morti avvenute per incontri (o meglio scontri) tra orsi e popolazione è davvero preoccupante: questo perché gli orsi si avvicinano ai luoghi abitati o perché è l’uomo che si spinge in habitat che non ‘gli appartengono’ perché di pertinenza degli animali selvatici? Insomma la discussione è ancora aperta, ma a destare angoscia è sicuramente il bilancio delle vittime dall’una e dall’altra parte.

Con il recente abbattimento di M91 di pochi giorni fa, di M90 a febbraio e di Kj1 a luglio salgono a tre gli abbattimenti di orsi nell’anno 2024: un numero di vittime inconcepibile per gli animalisti e per la grande maggioranza della popolazione locale. Eppure c’è da ricordare anche la morte di Andrea Papi, il giovane di Caldes di appena 26 anni, colpito da Kj1che sarebbe stato eliminato proprio a causa di questa aggressione mortale.

Fin dal 2014, con il ferimento del 38enne cercatore di funghi Daniele Maturi e la conseguente iniezione letale per l’orsa che lo aveva aggredito, è iniziata questa lunga catena di incidenti che si sono spesso conclusi con la morte dell’animale (almeno fino a quella già citata di Andrea Papi).

I provvedimenti dei comuni trentini

La presenza degli orsi e la convivenza con questi animali in Trentino è ormai un dato di fatto per tutti gli abitanti e avventori: ciò vuol dire che, da parte delle istituzioni, si è resa necessaria una rete di provvedimenti che ‘scoraggino’ i danni o comunque li limitino. Uno degli esempi più concreti è il cassonetto anti orso, un blocco costruito in legno e metallo, che dovrebbe resistere agli attacchi di fame degli orsi.

Già lo scorso anno il presidente Fugatti e il corpo forestale trentino hanno completato l’iter burocratico per l’acquisizione e la regolamentazione dell’uso dello spray anti-orso, uno strumento di difesa personale che dovrebbe difenderci da possibili attacchi di orso.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Trentino: l’;orso M49 scappa alla cattura, la Provincia ordina abbattimento

Orsi in Trentino: politica VS animalisti

Purtroppo è lungo l’elenco degli incidenti che vedono protagonisti gli orsi ai danni della popolazione civile ma altrettanto ricco è quello che li vede vittime delle istituzioni che ne decretano la cattura e il conseguente abbattimento. Infatti i tre orsi di questo anno sono solo alcune vittime di questi provvedimenti che eliminano ‘alla radice’ il problema della convivenza e che fanno insorgere le associazioni animaliste (ultimamente appunto per la M91, l’ennesimo orso ucciso in Trentino.

Orsi in Trentino: Maurizio Fugatti, il presidente della provincia autonoma di Trento, mentre firma un’ordinanza anti orso(Fonte Facebook)

Già per l’uccisione di M90 gli animalisti avevano richiesto un risarcimento danni, sottolineando l’illegittimità della Legge n.9 del 2018 sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali ‘contro’ (secondo loro) i grandi carnivori. Tuttavia la proposta delle due associazioni animaliste è stato poi rifiutato dal Tar con grande soddisfazione delle istituzioni nella persona di Maurizio Fugatti.

Proprio il Presidente della Provincia autonoma di Trento ha tuttavia dovuto affrontare attimi di paura ed essere posto sotto scorta per alcune lettere minatorie (l’ultima contenente dei proiettili) proprio per le critiche ricevute nella sua gestione degli orsi.

Francesca Ciardiello

Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.

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