Spesso si sente dire che amiamo gli animali più delle persone. In moltissimi casi questo è vero: ma come mai accade? Ecco spiegati tutti i motivi
Gli animali, che passione… Sono sempre di più le persone che dichiarano senza alcun dubbio di amare gli animali più dei propri simili: spesso la nostra compassione è più forte e sincera verso un gatto o un cane abbandonati, piuttosto che verso una persona sfortunata, magari senza lavoro e senza un tetto sulla testa.
Il fatto che amiamo gli animali più delle persone sembra davvero strano: secondo una logica semplice e piuttosto spicciola, si potrebbe dire che identificarsi in una persona sfortunata o sofferente sia più semplice rispetto a fare la stessa cosa nei confronti di un cucciolo in disgrazia, come il piccolo delfino ucciso a causa dei selfie in Spagna.
Ma la verità è che sempre più spesso accade l’esatto contrario: con il passare degli anni, il nostro atteggiamento nei confronti degli animali (domestici e non) è profondamente cambiato, come dimostrano anche l’aumento del numero di animali domestici rispetto alla popolazione o la spesa media dedicata ai nostri amici a quattro zampe, in costante crescita già da alcuni anni.
Sembra che ormai gli animali domestici siano anche più di un membro della famiglia: chi ne adotta uno, lo rende spesso e volentieri il sovrano di casa e si comporta di conseguenza, confermando la tendenza secondo cui amiamo gli animali più delle persone.
Ma come mai tutto ciò accade? In realtà, c’è una spiegazione ben precisa a questo atteggiamento apparentemente poco logico e inspiegabile, anzi ce ne sono svariate.
Iniziamo con una motivazione religiosa: ogni volta che preferiamo un cane o un gatto, ma anche una scimmia o un delfino, a un altro essere umano stiamo confermando la nostra fede nel Peccato Originale.
Secondo la Bibbia, il Male è iniziato con la comparsa dell’essere umano sulla Terra, come punizione divina nei confronti di Adamo ed Eva per aver mangiato la mela: inconsciamente, siamo convinti che un animale non avrebbe mai rubato la mela e non l’avrebbe mangiata contro il volere di Dio. Pertanto, amare gli animali è il nostro modo di continuare a punirci.
Ma c’è anche una motivazione più sottile, legata ad altri aspetti strettamente psicologici: amare un animale è più semplice, perchè la verità è che non ci sentiamo in competizione. Le persone potrebbero rubarci l’amore o il lavoro, oppure essere più felici di noi: questo non può mai accadere con un amico a quattro zampe.
Amiamo gli animali più delle persone perchè, anche se non parlano, ci basta guardarli negli occhi per sapere che senza ombra di dubbio non ci tradiranno mai: possiamo dargli senza riserve la nostra compassione, restando saldamente in testa alla catena alimentare. Perchè inconsciamente, sappiamo che da un punto di vista sociale il nostro cane o il nostro gatto non potranno mai scalzarci dal nostro posto di riguardo.
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C.B.
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