Per giorni è rimasto incastrato così, senza via d’uscita, il cucciolo rischiava di soffocare

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By Loriana Lionetti

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Cane avvistato con una sorta di scatola di plastica infilata nella testa, il cane era da giorni che vagava con quell’infernale plastica sul muso e se nessuno fosse intervenuto il suo destino sarebbe stato segnato.

Per giorni è rimasto incastrato così, senza via d'uscita, il cucciolo rischiava di soffocare
Per giorni è rimasto incastrato così, senza via d’uscita, il cucciolo rischiava di soffocare (Foto Facebook-Amoreaquattrozampe.it)

Una soccorritrice dell’organizzazione Thelma e Louise è stata messa al corrente della situazione del povero animale, la donna di nome Stacy DeSantis ha infatti ricevuto la segnalazione di un cane con un barattolo di plastica conficcato nella testa, il contenitore era talmente stretto che rendeva difficile persino la respirazione del grosso cagnolone.

Il cucciolo sembrava non aver alcuna via di fuga ne di salvezza, la situazione era terrificante infatti da giorni il cucciolo non mangiava e non beveva a causa del barattolo conficcato in testa.

La situazione richiedeva un intervento immediato dell’essere umano perché da solo il cucciolo non ce l’avrebbe mai fatta a sopravvivere, così subito dopo aver ricevuto la segnalazione la squadra di salvataggio accorse per affrontare una sfida che si rivelò molto più ardua del previsto.

Il cane infatti molto impaurito scappava dai tentativi di accalappiarlo anche se era estremamente provato dalla situazione, era devastato e nonostante questo continuava ad essere terrorizzato e a fuggire.

Il salvataggio in extremis il cucciolo stava per soffocare

Per giorni è rimasto incastrato così, senza via d'uscita, il cucciolo rischiava di soffocare (Foto Facebook-Amoreaquattrozampe.it)
Per giorni è rimasto incastrato così, senza via d’uscita, il cucciolo rischiava di soffocare (Foto Facebook-Amoreaquattrozampe.it)

I soccorritori hanno piazzato numerose trappole per poterlo prendere e liberare, dopo tre giorni di tentativi andati a vuoto arrivò una chiamata provvidenziale che informò i soccorritori che il cane si trovava nei pressi della sua casa.

Grazie alla segnalazione il team è riuscito a catturare l’animale che da 9 giorni stava patendo le pene dell’inferno. E’ stato possibile liberare il cane grazie a degli arnesi specifici, il barattolo di plastica lo stava letteralmente uccidendo.

Il cane soprannominato Jughead dai suoi soccorritori è stato immediatamente portato dal veterinario per una valutazione completa, il cucciolo aveva sofferto terribilmente, il cane era disidratazione, la malnutrizione era avanzata e il suo stato sembrava quello della debolezza fatta cane, ciò che ha colpito il team di veterinari e volontari e stata l’innata calma del cane, come se nonostante tutta la sofferenza passata non avesse perso la fiducia nell’essere umano.

Il cane non era un randagio ma era di un uomo anziano che era stato portato in una casa di cura e da un mese il cucciolo non aveva più una casa dove stare scoperta questa situazione i volontari hanno im mediatamente iniziato a trovare una soluzione per Jughead.

La volontaria ha deciso di portare il cane con se a casa sua dove vi erano altri cani, la volontaria ha quindi deciso di occuparsi di Jughead per non lasciare il cane in balia della strada, il cane immediatamente si è ambientato alla sua nuova situazione

Dopo due mesi di riabilitazione Jughead era pronto per essere adottato ma nonostante le numerose richieste di adozione Stacy DeSantis si rese conto di non essere pronta a separarsi da lui e dopo averne parlato con il marito prese la decisione definitiva, Jughead sarebbe rimasto con loro. Nonostante la sua iniziale drammatica situazione il cane ha trovato non solo la salvezza ma anche una casa per sempre

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