Un cane fedele che per undici anni ha vegliato la tomba del suo padrone. Capitain, un cane fedele che ha rapito l’animo di un’intera comunità.
Miguel Guzman, il padrone di questo straordinario meticcio, è venuto a mancare nel 2006. Da quel giorno, Capitain, si è recato ogni giorno al cimitero per visitare la sua tomba.
Come un orologio svizzero, Capitan alle sei in punto del pomeriggio, attraversava le strade recandosi al cimitero comunale in provincia di Cordoba Villa Carlos Paz in Argentina. Nonostante l’età Capitan ha proseguito per anni il suo rituale che lo faceva stare vicino all’unica persona alla quale è sempre stato fedele.
Arrivato alla veneranda età di 16 anni, purtroppo Capitan è venuto a mancare per una grave forma d’insufficienza renale cronica che gli ha provocato il vomito e uno stato di letargia. Il povero meticcio aveva perso anche un po’ la vista e riusciva a malapena a camminare. Eppure anche in quelle condizioni, raccontano i quotidiani locali, Capitain andava sempre dal suo padrone. I custodi del cimitero lo scorso Questa domenica, i custodi del cimitero, la scorsa domenica 18 febbraio, non lo hanno visto arrivare e si sono così insospettiti e preoccupati per lui. Capitain si era andato a nascondere nei bagni del cimitero per lasciarsi morire, lontano da occhi indiscreti.
Furono proprio i custodi ad accorgersi di lui e a raccontare la storia di Capitain che divenne famosa in tutto il paese. La stessa Fondazione francese 30Milions d’amis mandò una troupe per realizzare e documentare la storia di Capitain.
La fedeltà dei cani
“Si capisce che ha amato molto il suo padrone. E’ venuto al cimitero per molti anni poi torna a casa e ritorna al cimitero. In tanti hanno provato a portare Capitan a casa, ma lui continuava a voler venire al cimitero”, ha raccontato la fioraia del chiosco del cimitero
Nessuno si è mai spiegato come Capitain abbia saputo ritrovare la tomba del padrone. Infatti, quando morì il padrone, Capitain era sparito e tornò solo dopo il funerale, a distanza di tempo.
“Quando siamo andati al cimitero con mio figlio lo abbiamo trovato lì. Damián ha iniziato a urlare e il cane si è avvicinato a noi, abbaiando, come se stesse piangendo”, ricorda la moglie del defunto. Per i famigliari non è stato possibile impedire a Capitan di restare a casa. E così, Capitan aveva eletto la sua abitazione. Quella che lo rendeva più felice, al fianco dell’unica persona che lo aveva amato. Una fedeltà straordinaria e rara. Negli ultimi anni della sua vita, Capitain è stato preso in cura dalla Fondazione per la protezione degli animali (FUPA) che ha trattato l’insufficienza renale con una dieta specifica alimentare e dei farmaci.
Adesso, finalmente dopo tanto anni, quel dolce cane potrà di nuovo sedere accanto alla persona che ha amato tutta la sua vita e alla quale è rimasto fedele.
C.D.