Un episodio tragico che mostra il lato più oscuro del randagismo e degli abbandoni: quello per cui i cani tornando allo stato semi selvatico, creano dei branchi per sopravvivere, fondando la loro forza sul concetto del “mutuo sostegno”.
Purtroppo, nelle aree periferiche è comune imbattersi nei randagi che possono comportare un grave pericolo per l’uomo. A ricordarcelo, il dramma di una donna, Ms Hollingworth, originaria di Bradford, professore alla Bristol University e ad Oxford in pensione che, durante una vacanza a Maronia in Grecia, nella regione di Rodopi, è stata mortalmente aggredita da un branco di randagi.
Il professore era andata a visitare il sito archeologico di Mesimvria, vicino alla spiaggia di Petrota. Al ritorno aveva deciso di tornare a piedi, lasciando il gruppo con il quale era in gita. Una scelta fatale per la sessantenne che si è trovata da sola ad affrontare un branco di cani randagi che non le hanno lasciato scampo. La donna era solita frequentare quei luoghi dove tornava ogni anno nei periodi estivi. Questa volt però qualcosa è andato storto e non si sarebbe mai aspettata di trovarsi di fronte ad una orda di cani inferociti. E’ il volto più crudele del randagismo che in alcuni paesi si rivela essere una piaga incontrollata.
Secondo la ricostruzione dei fatti, dopo l’aggressione, avvenuta lo scorso 23 settembre, la donna ha avuto giusto il tempo di chiamare i propri famigliari nel Regno Unito che hanno dato l’allarme. La donna è scomparsa nel pomeriggio è stata ritrovata l’indomani mattina dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco che avevano avviato le ricerche dopo la segnalazione della famiglia della pensionata avvenuta tramite l’ambasciata del Regno Unito in Grecia.
Il corpo della donna è stato trovato dilaniato sulla spiaggia, sbranato dai cani affamati. Come ricorda il Daily mail, dopo la crisi economica sono aumentati gli abbandoni dei cani. Un fenomeno che si ripercuote sul randagismo e ad oggi si contano oltre un milione di cani vaganti per le strade della Grecia. Scenari davvero sconfortanti se si considerano che questi esemplari sono a loro volta delle vittime di un sistema.
Tuttavia, come evidenzia il Telegraph, nelle vicinanza del luogo in cui è stato ritrovato il cadavere della professoressa, vi sono diverse aziende ed è possibile che la donna sia stata attaccata da alcuni cani da guardia che stavano proteggendo gli allevamenti. Sul caso sta ora indagando la polizia.
Anche se ci sono numerosi consigli su cosa fare quando s’incontra un branco di cani mantenere il sangue freddo in questi casi è molto difficile. Un dramma che sicuramente invita a riflettere e soprattutto richiederebbe maggior presenza delle istituzioni per quanto riguarda la gestione degli abbandoni e del randagismo.
C.D.
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