Il cucciolo abbandonato è paralizzato dalla paura del nuovo posto nel quale si trova. La tristezza che trasmette fa stringere il cuore
Quando decidiamo di prendere con noi un cucciolo, dobbiamo esserne sicuri. Si, potrebbero sempre giungere dei problemi insormontabili che non avevamo previsto o che non dipendono da noi, ma eccetto questi rari e accettabili casi, la certezza che lo terremmo con noi per sempre deve essere al 100%.
Tante volte non ci rendiamo conto di quello che in nostri amici animali possono provare. Sono esseri viventi, con delle emozioni che dipendono molto da noi esseri umani, soprattutto se li adottiamo, li facciamo vivere in un ambiente sicuro e felice, e poi glielo strappiamo via di punto in bianco. Le abitudini per gli animali sono molto importanti e scandiscono lo scorrere delle loro giornate.
A questo va aggiunto l’affetto e la lealtà che li lega a noi. Imparano ad amarci, a vederci come il centro del loro mondo, a proteggerci e a non volerci mai lasciare soli. Restano sempre con noi, capendo i nostri silenzi e i momenti di gioco. Non chiedono, ma hanno dei bisogni. Abituarli alla nostra presenza, per poi abbandonarli in un canile quando siamo stanchi di loro, è uno degli atti più crudeli che potremmo infliggergli.
Ritrovarsi chiusi in una gabbia, dopo che hanno provato la gioia nel correre liberi durante le passeggiate o dell’amore di una famiglia che ti coccola, o dei momenti felici di gioco è un vero e proprio trauma. Come il cucciolo abbandonato al canile che paralizzato dalla paura e dalla tristezza trema, rimanendo attaccato al muro di cemento nella sua gabbia.
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Dovremmo immedesimarci più spesso nei nostri amici animali, così magari eviteremo tanti nostri comportamenti che provocano in loro un enorme dolore. Averli abituati al caldo e amorevole posto sicuro di una casa, e poi abbandonarli prima delle vacanze estive è davvero una crudeltà.
Lo stress e il dolore ai quali li sottoponiamo, creano traumi non facili da dimenticare.
Ed è esattamente quello accaduto a questo cucciolo il cui nome è semplicemente Cmo7, ovvero il numero della gabbia nella quale è rinchiuso. La Beauties and Beasts, racconta la sua storia sulla propria pagina Facebook, mostrando dei video strazianti.
In uno si vede il cucciolo che impaurito, quando uno dei volontari tenta di mettergli il collare subito dopo avergli lanciato dei biscottini, cerca di scappare. Purtroppo davanti a lui solo un corridoio, con altre gabbie e una porta chiusa che indica la fine della corsa.
Nel secondo, il cucciolo è terrorizzato e pietrificato si trova attaccato al muro di cemento che delimita la sua gabbia.
Inteneriti e preoccupati della sua reazione, e dall’assenza di adattamento a quella nuova condizione, Cmo7 è stato portato in una casa provvisoria in attesa di qualcuno che lo ami per sempre e che si prenda cura di lui senza lasciarlo mai più.
“Riuscite a immaginare come deve essere per i cani da rifugio?” questa la domanda posta all’inizio del lungo post su Facebook che racconta la storia di questo cucciolo. Continuando con il descrivere quello che possono provare i nostri amici a quattro zampe in un posto nuovo, con forti rumori, abbai di cani sconosciuti, freddo cemento che circonda le gabbie, e persone che fanno avanti e indietro che ogni tanto ti degnano di uno sguardo o non ti calcolano per nulla.
La speranza è che questo cucciolo, come tutti gli altri in canile, possano trovare un posto da chiamare casa e una famiglia che si prenda cura di loro senza ripensamenti e facendolo per il resto delle loro vite.
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F.D.M
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