Paul Steklenski è un ex soldato dell’esercito statunitense che una volta smessa la divisa ha deciso di mettere la propria esperienza in favore degli animali. L’uomo nel 2013 ha ottenuto la licenza di volo, ed in questo modo ha potuto mettere in atto il proprio bel proposito di aiutare i cani in difficoltà. A bordo del suo velivolo riesce a scovare dal cielo eventuali quattrozampe feriti, che può poi recuperare in breve tempo. Ed in tal modo riesce a dedicare molto tempo anche a questa sua grande passione, che è per l’appunto il volo. Questa idea gli era nata all’improvviso mentre stava visitando un rifugio canino. La vista degli animali randagi, feriti, e nei cui occhi lui aveva visto un immenso bisogno di ricevere amore e coccole, lo avevano persuaso ad attivarsi per fare qualcosa. L’azione più immediata è stata adottare uno di loro, Tessa: “E’ una bellissima cagnetta, che ha cambiato la mia vita e qualsiasi altra cosa della mia vita”.
Paul Steklenski, il benefattore animalista ‘volante’
Ecco quindi la trovata unica e geniale: “Col mio aereo recupero cani bisognosi di aiuto. C’è gente che prende il proprio velivolo per andare al ristorante o per dilettarsi. Io ho scelto di mettere a disposizione quanto imparato per uno scopo più nobile”. Nel frattempo Paul ha anche prestato la propria opera per diverse associazioni animaliste, fino a fondare il ‘Flying Fur Animal Rescue’. E’ un movimento no profit che si prefigura soltanto di fare del bene agli animali, quasi esclusivamente cani.
Paul opera in Pennsylvania, lo stato americano dove vive, ma si concede spesso delle escursioni nei vicini North Carolina e New York (inteso come stato). Spesso affittando degli aerei. “Ed alla fine della giornata è possibile trarre in salve anche 15 o 20 animali dai rifugi della morte”. Il lavoro di Paul ha sensibilizzato anche l’opinione pubblica, con parecchie persone che hanno messo a disposizione delle donazioni e hanno istituito una raccolta fondi con cui è stato possibile acquistare un nuovo aereo. “Salvare gli animali rappresenta la sola ragione per la quale volo”, dice l’uomo, il cui lavoro consente di velocizzare enormemente in alcuni casi le operazioni di recupero e salvataggio. In Texas invece durante l’uragano Harvey è un cane a mettere in salvo…se stesso. In maniera del tutto sorprendente.
A.P.