Ancora un gravissimo caso di maltrattamento di animali, denunciato da due fratelli cinesi che si sono rivolti agli uffici di polizia giudiziaria della Municipale di Prato. I due infatti hanno trovato uno dei loro cani, un pastore tedesco, agonizzante nel cortile della ditta di cui sono titolari. L’animale era stato lasciato in ditta la sera prima insieme a un Terranova, ma rientrando al mattino li hanno trovati entrambi feriti, con conseguenze peggiori per il pastore tedesco, appunto.
Entrambi gli animali sono stati portati dal veterinario e il più grave è stato ricoverato in quanto presentava una profonda ferita da taglio nel costato. I proprietari dei due cani a quel punto non hanno potuto fare altro che rivolgersi presso gli uffici di piazza Macelli dove hanno sporto denuncia per maltrattamenti. Le indagini sono state rapide: gli agenti della municipale hanno recuperato le immagini delle telecamere di videosorveglianza della ditta limitrofa.
Da queste è emerso come un dipendente di questa, durante la notte, si accaniva contro gli animali. L’uomo si è difeso dicendo che aveva solo spaventato gli animali che abbaiavano, ma è stato accompagnato presso il Comando della Municipale e denunciato a piede libero per maltrattamento di animali. Fortunatamente il pastore tedesco non è in pericolo di vita.
A inizio mese, la Cassazione ha depositato una sentenza con la quale ribadisce che l’uccisione di un animale è un reato e che si tratta di un delitto contro il sentimento degli animali. Viene specificato che commette “reato chi uccide gratuitamente e senza necessità un animale”, ovvero solo se consentita e disciplinata da norme speciali, l’uccisione non è perseguibile penalmente. Ecco perché per chi uccide un animale deve essere dimostrata la “gratuità dell’uccisione” e la sua “non necessità ”. Nel frattempo, in Commissione Giustizia alla Camera si discute della legge sul reato di maltrattamenti animali.
Sono quotidiane e terribili le storie di maltrattamento di animali: un episodio crudele quello subito da un pastore maremmano nella marina di Casalabate, località balneare a est di Lecce. Due ragazzi, forse per uno stupido gioco, hanno legato alla moto il cane di grossa taglia, quindi lo hanno trascinato.
Sconcertante quanto avvenuto a un povero cane anziano, rinvenuto in fin di vita da alcuni volontari in un parco di Somma Lombardo, nel varesotto. L’animale stava malissimo: non riusciva a muoversi e aveva la lingua e la bocca mangiati dalle larve. Portato dal veterinario, ci si è resi conto che stava soffrendo e gli è per questo stata praticata un’iniezione per sopprimerlo. Da quanto si è scoperto, sono stati gli stessi proprietari del cane a gettarlo dal balcone, pur di non pagare l’eutanasia.