Passeggiata a cavallo: come funziona, dove si può andare e quali sono i limiti di età
L’equitazione è uno sport che può essere agonistico ma anche rivelarsi un momento di svago, una passione con la quale praticare un’attività all’aria aperta e fuggire di tanto in tanto dalla frenesia del quotidiano. Non tutte le persone sono adatte a questa disciplina che necessita prima di tutto una passione per il cavallo. Un animale nobile e sensibile che ha sempre affascinato e al contempo intimorito per la sua fierezza e stazza. L’equitazione è una vera e propria cultura e l’approccio al cavallo non deve mai essere sottovalutato. La pratica dell’equitazione non può essere improvvisata. Andare a cavallo è infatti pericoloso e viene considerato uno sport estremo.
Il cavallo non solo è considerato come un mezzo nel codice stradale ma trattandosi di un animale preserva le sue caratteristiche istintive, la sua indole e il suo carattere. In poche parole, è la sintonia tra cavallo e cavaliere che rende speciale una passeggiata e il contatto con la natura.
Fare una passeggiata a cavallo è possibile anche per i principianti o per chi non è mai montato a cavallo. Tuttavia, è sempre a discrezione della struttura, di norma l’agriturismo o del maneggio.
Prove in campo: All’interno di un maneggio chiuso o di un’area recintata, viene effettuato il cosiddetto “battesimo della sella“. L’istruttore o la guida equestre fornisce indicazioni al cavaliere riguardo la postura in sella, i piedi nelle staffe, come mettere le gambe sui fianchi del cavallo, come tenere le redini per gestire l’animale.
Solo quando il principiante si sentirà sicuro, dopo aver eseguito i movimenti per almeno un quarto d’ora, prendendo confidenza con il cavallo e coordinando i movimenti, sarà possibile valutare la possibilità di andare in passeggiata. La prima volta, molte persone, dopo essere montate sul cavallo, si sentono pervase da un senso di paura e di terrore che le paralizza. Il contatto con il cavallo non è scontato. La guida può infatti valutare l’idoneità della persona e decidere se portarla o no in passeggiata.
Per i cavalieri più esperti, è invece possibile fare delle escursioni a cavallo, ma anche dei veri e propri trekking di più giorni, percorrendo anche strade o sentieri più difficili.
Non tutte le strutture sono disponibili a portare in escursione principianti o “turisti” improvvisati, senza esperienza e senza una tenuta idonea. Tuttavia, molte realtà quali agriturismi, maneggi affiliati, Associazioni Sportive Dilettantistiche, specializzate nel Turismo equestre a cui fa capo la federazione Fitetrec-Ante, hanno delle convenzioni e un tipo di assicurazione che copre anche la passeggiata a cavallo di un giorno per persone inesperte.
Per andare in passeggiata è dunque possibile individuare le strutture che offrono quest’attività, che sia in campagna, vicino al mare o in montagna.
Il costo di una passeggiata a cavallo è di circa 20 euro l’ora. Il prezzo scende tra le 30-35 euro per due ore oppure 45/50 euro per una mezza giornata.
Il costo include l’assicurazione per danni a terzi ovvero la tessera giornaliera della Federazione Turismo equestre.
Per i minori al di sotto dei 14 anni non è possibile andare in passeggiata lungo le strade pubbliche. Così come indicato dall’art. 115 del Codice della strada, recita “Chi guida veicoli o conduce animali deve essere idoneo per requisiti fisici e psichici e aver compiuto: A) anni quattordici per guidare veicoli a trazione animale o condurre animali da tiro, da soma o da sella, ovvero armenti, greggi o altro raggruppamenti di animali.”
Ma non solo. Il cavallo essendo un animale che prende anche decisioni autonome e può comportare un pericolo per la persona è essenziale che il cavaliere abbia le facoltà psichiche per condurre il cavallo.
Le strade classificate dal codice stradali riguardano: autostrade (dove il cavallo non ha comunque accesso), Strade extraurbane principali, Strade extraurbane secondarie, Strade urbane di scorrimento, Strade urbane di quartiere e Strade locali. Sono pertanto escluse le strade private che non hanno pubblico interesse.
Uscire a cavallo non è una semplice escursione. E’ necessario essere consapevoli di montare un animale imprevedibile. Il cavallo è una preda naturale per cui tende a spaventarsi.
La passeggiata a cavallo è sempre più diffusa e negli ultimi anni è diventata un’attività equestre chiamata “equiturismo”. Viene praticata montando il cavallo in luoghi aperti, nelle campagne, montagne o nei boschi. Conciliando l’equitazione con la natura. Si tratta di vere e proprie escursioni che possono essere anche di più di un giorno.
Le strutture sono ben organizzate con razze specifiche di cavalli adatti a quest’attività, ovvero a percorre ogni tipo di sentiero e dall’indole socievole che rispetta il cavaliere.
I trekking di più di un giorno sono dei veri e propri viaggi avventura lungo percorsi delineati, concordati anche con i comuni (per attraversamento dei borghi e delle strade), con tappe e pernotti anche pensati soprattutto per il ristoro dei cavalli e il loro risposo. Il percorso deve includere fontanili o torrentelli per far bere i cavalli.
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C.D.
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