Parvovirus, terribilmente doloroso e letale per i cani

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By Loriana Lionetti

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Un virus chiamato parvovirus si sta diffondendo a macchi d’olio in Australia, il virus che attacca rivestimento dello stomaco e il midollo osseo dei cani sembra infatti in aumento.

Cane malato
Cane in cura per il trattamento della malattia.(Foto iStock)

Australia, sembra che il temuto parvovirus sia un virus killer dei cani che attacca prepotentemente il rivestimento dello stomaco e il midollo osseo dei cari amici a quattro zampe.

Molti veterinari Australiani hanno costatato che nell’ultimo periodo i casi di parvovirus sono notevolmente aumentati destano moltissime preoccupazioni tra gli amanti degli animali.

Sembra infatti che il virus sia in costante aumento nel sud-est del Queensland e nel nord del Nuovo Galles del Sud così i veterinari si sono visti costretti ad avvertire tutti i proprietari di animali domestici per far si che proteggano i loro amati amici pelosi.

Nel 2019 il servizio di emergenza per animali ha curato un totale di 58 infezioni, ma nella prima metà del 2020 sono già stati registrati più di 40 casi.

Il dott. Brooke Schampers del servizio di emergenza per animali di Brisbane in una recente intervista ha dato alcuni consigli ai proprietari di animali domestici asserendo che se si ha il sospetto di contagio con il parvovirus bisogna affrettarsi immediatamente richiedendo una visita al proprio medico veterinario di fiducia

se l’animale non viene curato rapidamente, i sintomi diventeranno fatali”.

Abbiamo visto morire animali domestici entro due giorni dalla comparsa dei sintomi di questa malattia crudele

Sintomi

 cane malato
Cane malato : Malattie infettive (Foto Pixabay)

Sembra che i primi sintomi del virus siano vomito e dissenteria.

Il virus è altamente contagioso per gli altri animali e terrificante, secondo i medici infatti, subito dopo i primi sintomi si ha un deterioramento del midollo osseo che impedirà all’organismo la produzione di globuli bianchi.

Passata questa fase il corpo del cane non sarà più in grado di combattere piaghe e infezioni, che resteranno aperte senza mai rimarginarsi.

La perdita di appetito e letargia possono essere sintomi principali del virus soprattutto nei casi in cui è accertato che il cane sia venuto a contatto con un altro esemplare contagiato.

Esiste un ceppo meno diffuso del parvovirus che attacca i muscoli cardiaci dei cuccioli giovani, sfortunatamente, che si tratti di un ceppo o dell’altro, se non curati immediatamente entrambi i virus sono fatali per il cane che li contrae.

Trasmissione

come si trasmette il virus
trasmissione del virus (Foto Pixabay)

Il virus può essere contratto dal vostro cane attraverso le zampe e anche attraverso le feci di altri cani infetti, anche are contaminate come la lettiera per cani possono diffondere la malattia.

Esiste però una soluzione che potrebbe mettere fine alla preoccupazione e alla possibilità che il vostro cane venga contagiato dal virus, esiste infatti un vaccino.

il dott. Schampers notando il notevole aumenti dei casi in Australia ha invitato tutti a vaccinare i propri animali specialmente nella periferia di Brisbane di Redbank Plains, Redbank, Springfield e Forestdale, dove il tasso di infezione è aumentato.

Secondo quanto dichiarato dal dottore infatti il picco di infezioni verificatosi nei primi mesi del 2020 sarebbe uno dei peggiori mai visto.

Il veterinario ha quindi consigliato a tutti i possessori di cani sia giovani che anziani ( anche se è meno frequente che possano essere contagiati ) di controllare il ciclo di vaccinazioni effettuate al proprio amico a quattro zampe, e nel caso in cui la vaccinazione non sia stata effettuata, di farla fare dal proprio veterinario di fiducia al più presto, per far si che il vostro cane scampi a questo virus orribile e letale.

In italia risulta che questo virus sia sempre presente e bisogna quindi fare attenzione, è un virus infatti molto resistente all’ambiente circostante e anche ai disinfettanti e i detergenti.

Il periodo di incubazione varia dai 7 ai 14 giorni, gli animali che sono più esposti al virus solitamente sono quelli che popolano i rifugi e i canili, molte volte potrebbero essere a rischio anche gli esemplari dei negozi.

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L.L.

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