Per molte persone, gli animalisti sono un branco di estremisti furiosi che perdono il senso della ragione e della misura, ma troppe volte, far prevalere il buon senso di fronte alla vita di una creatura indifesa non è di certo auspicabile. Infatti, oltre al tema del maltrattamento dell’abbandono, vi è quello del benessere animale che va tutelato. C’è chi ritiene che è sufficiente dare da mangiare e tenere il cane in un giardino per che stia bene, senza valutare che un animale è un essere senziente e necessita attenzioni e affetto.
Spesso l’incustodia di un animale è percepita come una norma esagerata, ma un cane che scappa che resta solo in giardino mentre i proprietari sono in vacanza è sempre in pericolo e possono accadere sempre degli imprevisti per i quali l’animale sarà esposto ad un pericolo. Ad esempio, in caso di fuga, anche se il cane è abituato potrebbe spaventarsi e finire sotto una macchina, mordere una persona oppure scontrarsi con un altro animale.
Stesso scenario, nel caso in cui il cane venga lasciato, in buona fede, solo nel giardino mentre il padrone parte per una vacanza e ha pensato a riempire la ciotola d’acqua e di crocchette: il cane potrebbe rovesciare la ciotola e restare senza acqua oppure mangiare tutte le crocchette nei primi giorni e rimanere senza cibo e infine nel peggiore dei casi, potrebbe avere un malore e se non viene preso in tempo, morire da solo nel giardino di casa.
Ecco perché, Animalisti Italiani hanno condotto un blitz a Gerenzano, nel Varese, dove i padroni di un Pastore Maremmano, partiti in vacanza per una ventina di giorni e hanno stato lasciato l’animale solo in giardino “tra incuria e abbandono”.
In un comunicato Centopercento Animalisti hanno sottolineato che “il Cane vive all’aperto senza un riparo visibile e le temperature di questi giorni sfiorano i 2 gradi, senza acqua e cibo dato che il distributore automatico per le crocchette è inceppato”.
Grazie ai vicini di casa che si sono prodigati a dare del cibo all’animale e hanno segnalato il caso ad alcuni volontari il povero cane è stato tutelato.
“I vicini di casa in questi giorni si sono attivati per sfamare la bestiola, è stato riferito ai nostri attivisti che in presenza dei proprietari il cane vive rinchiuso sempre in una sorta di corridoio che funge da box sempre in completo e totale isolamento”, prosegue il comunicato.
Alcuni attivisti locali di Centopercentoanimalisti dopo aver verificato le condizioni in cui verteva il cane hanno immediatamente segnalato il caso alle autorità competenti: “Il centralinista dichiarava che la Polizia Locale e i carabinieri erano intervenuti nella mattinata e che si stavano organizzando per risolvere la situazione. Nonostante tutto, sul posto è intervenuta ugualmente una pattuglia dei carabinieri di Uboldo, gli Agenti raccoglievano le testimonianze dei Militanti. Il povero cane appariva molto timoroso e spaventato”, riferiscono gli attivisti.
Sicuri che la situazione si risolverà nel migliore dei modi, gli attivisti hanno comunque voluto evidenziare il fatto con un blitz, nella notte tra il 19 e il 20 dicembre, con il quale hanno affisso un manifesto sul cancello dell’abitazione e una serie di manifesti indirizzati ai proprietari del maremmano, di nome Flick, senza dimenticare un bel sacco di crocchette che Flick ha gradito, divorandole letteralmente.
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