Parlare con il cane, un’attività che apporta tanti aspetti positivi alla natura psicologica e fisica dell’uomo. Una pratica da far diventare un’abitudine
C’è un’attività del tutto benefica che apporta vantaggi alla salute dell’uomo: parlare con un cane. Anche se sembra del tutto strano, esprimersi con un animale domestico è una pratica che fa sentire l’uomo meno solo, godendo di un’ottima compagnia. La pratica citata, è stata definita come un istinto naturale insito nell’indole umana confermata da ricercatori universitari. Secondo quest’ultimi infatti, si apprende che le persone che praticano tale attività, di solito hanno pochi amici ma intrattengono delle conversazioni colme di emotività con il proprio animale da compagnia.
I ricercatori inoltre, hanno evidenziato che le persone che hanno una vita sociale più sviluppata invece, tendono a conversare con i loro amici a quattro zampe con discorsi più limitati e sintetici. La naturalezza di tale capacità umana, trova spazio anche in uno studio psicologico. Il portavoce di ciò è Hal Herzog, un antrozoologo e professore di psicologia alla Western Carolina University che ha affermato: “E’ del tutto normale attribuire un significato alle cose che compongono la nostra vita. Gli umani avvertono la necessità di antropomorfizzare le cose, assegnando caratteristiche umane a cose non umane.”
Inoltre, anche l’interlocutore di tale discorso sarà felice di ricevere le parole del suo amato padrone. Parlare con un quattro zampe concede dei vantaggi non solo alla persona ma anche all’animale medesimo. Con loro si stabilisce un legame di fraternità che rappresenta un modo di ricevere attenzioni, amore e fiducia poiché in questo modo, si sentiranno parte integrante del nucleo familiare. Si configura come un piacevole momento della giornata, divertente e rilassante.
Dal punto di vista psicologico si classifica come una sana abitudine che concede all’uomo, la possibilità di sfogarsi, di comunicare all’esterno le proprie emozioni, senza averne timore.
Proprio per questo, i cani vengono impiegati come terapia con i bambini autistici per consentirgli di interagire meglio con l’ambiente che li circonda.
Inoltre, è assolutamente positivo per quanto concerne l’educazione dell’animale. Quest’ultimo è in grado di associare determinate parole a specifiche azioni, riuscendo a capire le parole e il tono della voce. Di solito, le più frequenti che si prestano bene a ciò sono “no” e “passeggiata”.
I vantaggi sono, dunque, innumerevoli, non resta che beneficiarne.
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B.F.
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