E’ emergenza continua per gli incendi in diverse regioni del Belpaese. Ma spesso quello che non viene mostrato è il dramma vissuto dagli animali selvatici, in fuga e intrappolati tra le fiamme. Una tragedia alla quale vanno incontro i volontari e i centri di recupero fauna selvatica già provati dall’emergenza continua provocata dalle cucciolate e dalla siccità. A questo, si aggiungono le vittime degli incendi. All’indomani della dramma, per il quale si contano centinaia di animali morti ustionati o intossicati, come documentato da immagini strazianti, sul posto hanno subito iniziato ad operare i volontari che si sono preoccupati degli esemplari sopravvissuti, provvedendo a lasciare del cibo sparso nelle aree ormai desertiche, spargendo frutta e recipienti di acqua per gli esemplari selvatici. Ci sono diversi gruppi, tra cui appassionati di Mountain bike che si stanno prestando ai soccorsi: “Abbiamo coperto una zona molto ampia, continueremo domenica prossima, quando faremo un nuovo evento su Fb. Abbiamo messo contenitori d’acqua molto grandi e sorvegliamo che gli animali non ci cadano dentro”, ha raccontato un appassionato di mountain bike, Massimo Ginelli. Tuttavia, come riporta Repubblica.it, l’appello è rivolto a tutti i cittadini, invitati a “portare granaglie per gli uccelli, vanno bene anche i mangimi per galline, pezzi di carne per le volpi, frutta e verdura per tutti gli altri animali della nostra fauna locale. E tanta acqua”.
Non solo animali selvatici ma anche domestici randagi. E’ quanto si sta verificando all’indomani del tragico incendio che ha colpito il parco del Vesuvio dove si sono concentrati negli ultimi giorni gli interventi di numerosi volontari di diverse associazioni che hanno operato sia per aiutare i cani ospitati nel canile minacciato dalle fiamme che gli esemplari vaganti. La stessa Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento Animalista, impegnato nei soccorsi per sfamare e aiutare i randagi, ha espresso soddisfazioni per gli interventi. Infatti, in questi giorni sono stati recuperati due esemplari trovati disidratati nelle aree colpite dall’incendio. I cani sono stati recuperati e immediatamente rifocillati e poi affidati al rifugio Gli Angeli randagi del Vesuvio. Il Movimento Animalista Campania ha anche provveduto a disseminare del cibo e delle ciotole con l’acqua nell’area per aiutare altri esemplari.
“Il primo intervento ha riguardato due cuccioli trovati accovacciati fra gli alberi completamente disidratati, durante le nostre perlustrazioni condotte con l’aiuto determinante dei carabinieri del reparto di Napoli. Il secondo, invece, un cane adulto imprigionato con una corda che è stato subito condotto nel rifugio ‘Gli Angeli randagi del Vesuvio’, gestito dalla nostra responsabile di Napoli Margherita Garofalo. Purtroppo tutte le nostre quattro squadre – ognuna con un medico veterinario alla testa – che da giorni stanno pattugliando il territorio hanno trovato sulla propria strada moltissimi animali morti, uccisi dal fumo e dalle fiamme”, ha dichiarato Stefania Greco, coordinatrice regionale del Movimento Animalista.
Dopo la tragedia, i volontari stanno cercando di monitorare i randagi. Non a caso, la Brambilla ha voluto esprimere la propria gratitudine a tutti coloro che si sono impegnati e continuano ad essere presenti nella zona: “Sono particolarmente orgogliosa dell’operato del Movimento Animalista della Campania. Grazie all’impegno costante dei volontari stiamo portando aiuto concreto agli animali colpiti dalle fiamme, per giunta di origine dolosa, in un territorio dove non sempre le istituzioni fanno la loro parte come dovrebbero. È una situazione che si sta ripetendo anche in altre regioni del sud e i nostri militanti si sono già attivati per fare la loro parte”.
Che differenza c'è tra un normale miagolio e un soffio: il suo "miao" ha più…
Non vale solo per cani e gatti: anche loro dovranno mangiare bene! Qual è l'alimentazione…
Quale è il giusto metodo per insegnare nuovi comandi al cane adulto: ecco qualche consiglio…