A Recco, un comune della provincia di Genova, un pappagallo veniva sfruttato da un uomo che lo usava per dare in un numeri del Lotto.
Quella misera “bestia” che noi tutti chiamiamo sfruttamento. In diverse parti del globo molti esseri umani e animali vengono ingiustamente sfruttati per via di alcuni poteri terzi. Vere e proprie gabbie costruite intorno a persone o esemplari che non possono esercitare la loro proprio natura in piena libertà, come noi tutto vorremmo. E così, ancora una volta, continuiamo a sentire storie di sfruttamento in ogni angolo della strada.
La vicenda di oggi parla proprio della strada. Di un povero pappagallo sfruttato da un uomo ai bordi delle vie di Recco, un piccolo comune in provincia di Genova. L’uomo lo usava per sfoggiare “incoraggianti” fogliettini con i numeri, a detta sua vincenti (guarda caso), nel’ambito del gioco del Lotto. Un vero e proprio sfruttamento che spesso veniva alimentato da abitanti ignari (anche qui dovremmo aprire un capitolo) di tutto ciò che c’è dietro a queste miserabili pratiche.
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Alle persone andrebbe spiegato che molte cose non sono affatto divertenti e che dietro mondi, apparentemente simpatici e divertenti, si celano delle proprie e vere torture psicologiche. Per fortuna, in questo caso, la vicenda è finita a buon fine grazie all’intervento della polizia che locale che, però, è intervenuta grazie ad un primo intervento civico.
Di fatto, alcuni abitanti di Recco si sono insospettiti passando per le vie ove c’era il piccolo pappagallo. Alcuni di loro, però, non si sono fermati all’indignazione. Hanno agito denunciando il fatto alle autorità competenti che sono prontamente intervenute. Un gran bel gesto: si sono messi nei panni di un povero animale sfruttato da colui che, forse, non possiamo chiamare neanche uomo.
A detta di ciò è voluto intervenire Carlo Gandolfo, il sindaco di Recco. Il primo cittadino del comune ligure ha speso delle bellissime parole per la sua popolazione: “Questi poveri animali vengono usati per intenerire i passanti che, spesso inconsapevoli, alimentano uno sfruttamento. Il plauso va ai cittadini che hanno segnalato e agli agenti della polizia locale che hanno stroncato questa ignobile pratica, ravvisando anche il reato di maltrattamento di animali”.
Purtroppo lo sfruttamento, come ad esempio quello della raccolta di cocco da parte delle scimmie, è una pratica ancora diffusa nel mondo animale. Una pratica assolutamente da sconfiggere con tutti i nostri mezzi a disposizione, com’è successo per questo bellissimo pappagallo tornato ora in libertà.
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