Pappagalli altruisti: uno studio dimostra i comportamenti prosociali e di reciprocità in specie non mammifere
Recentemente furono pubblicati i dati relativi a uno studio riguardante la solidarietà nel branco nelle specie dei canidi. Emerse che a differenza dei lupi, i cani hanno perso il senso della solidarietà nel branco tipica in realtà dei mammiferi.
–>I cani a differenza dei lupi hanno perso il senso della solidarietà
A distanza di qualche mese è stato condotto un altro studio simile, questa volta incentrato sull’osservazione di specie volatili. I ricercatori hanno voluto studiare la solidarietà nel branco nelle specie che non sono mammiferi.
Ovvero la capacità delle specie non mammifere di prosocialità e reciprocità.
Da un punto di vista etologico ci sono diversi tipi di solidarietà come quello basato sul legame parentale in molte specie non solo mammiferi.
I ricercatori hanno studiato due specie di pappagalli, indagando il comportamento prosociale per cui nel branco o tra gli esemplari appartenenti ad una specie vi è una forma di assistenza volontaria mirata a raggiungere un obiettivo e il senso di reciprocità.
I pappagalli sono stati sottoposti a diversi test nei quali dovevano fornire al pappagallo vicino uno strumento “token” per ottenere del cibo. Dapprima gli studiosi hanno accertato se i pappagalli avevano capito il meccanismo per ottenere il cibo in diversi contesti e situazioni. Dopodiché hanno osservato il loro comportamento variando il partner e il possibilità di scambio del “token”.
I trasferimenti di token sono stati in parte influenzati dall’abbinamento delle coppie in parta dal comportamento di chi riceveva il token. Infatti, è stato osservato che gli uccelli hanno ricambiato l’aiuto una volta che i ruoli sono stati invertiti. I pappagalli cenerini hanno collaborato in modo del tutto spontaneo, senza pretendere qualcosa in cambio.
“Abbiamo scoperto che i pappagalli cenerini africani trasferivano volontariamente e spontaneamente token a partner conspecifici”, dichiarano i ricercatori.
A differenza del Cenerino, il Conuro testa blu non trasferiva il “token”.
Per gli studiosi, la differenza tra le specie in tema di “tolleranza sociale” potrebbero indicare alcuni criteri evolutivi
E’ stato pertanto dimostrato un comportamento prosociale sostenuto dal senso di reciprocità nei pappagalli. Comportamenti ricambiati in modo indipendente dalle necessità del partner.
Tra le conclusioni, i ricercatori hanno dimostrato che la “tolleranza sociale”, in un contesto di necessità alimentare, può indicare le differenze tra le specie nell’organizzazione sociale. Inoltre, lo studio ha dimostrato che lo scambio non si fonda sul gioco, quanto invece sull’intenzionalità di aiutare l’altro ad alimentarsi.
Abstract dello studio pubblicato su Current Biology: Parrots Voluntarily Help Each Other to Obtain Food Rewards
C.D.
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