Nelle scorse ore, il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Paolo Bernini, ha denunciato il traffico di cuccioli dall’est Europa verso negozi italiani. Riassume la vicenda su Facebook: “Centinaia di negozi italiani si preparano a vendere cuccioli importati, spesso, illegalmente dall’Est Europa. Molti di loro moriranno durante il viaggio. È ora di dire basta! E per farlo, se vuoi un cane non comprarlo, adottalo!”. Accompagnato da Alfredo Riccio, altro noto e combattivo esponente animalista, il deputato è stato in Ungheria.
In una nota pubblicata nelle scorse ore, Paolo Bernini – molto attivo sul fronte dei diritti degli animali – ha spiegato: “Ho incontrato il dott. Zoltan Gombos, direttore veterinario del Ministero delle Politiche Agricole e forestali e il Dott. Levante Korosi che per lo stesso Ministero e’responsabile anche delle specie protette e della Cites, grazie al prezioso supporto del Vicario dell’Ambasciata Pierluigi Simonetti”.
Paolo Bernini ha ricostruito: “Nel blitz presso il mercato di Pecs, abbiamo verificato la presenza di numerosi cuccioli di cani di razza (o pseudotale) detenuti in condizioni incompatibili e di maltrattamento. Ho salvato due cuccioli che vomitavano ed erano ipotermici e che certamente sarebbero deceduti viste le loro precarie condizioni di salute e che, nonostante avessero un passaporto, erano privi però di microchip”.
“Anche per questo ho richiesto la collaborazione del Presidente dei Veterinari dell’Ungheria”, scrive ancora Paolo Bernini. E ricorda: “Questa è la dimostrazione del sistema che vige in questo mercato: cani senza microchip, con passaporti falsi, vaccinazioni false e inesistenti o premature, cani strappati troppo presto dalla madre costretta in gabbie a partorire in continuazione e cuccioli poi esportati in Europa ben prima dei tre mesi e venti giorni di vita, come invece detta la legge”.
Non si tratta solo di maltrattamento di animali, ma anche di questioni sanitarie. Denuncia Bernini: “La diffusione in tutta Europa di cani privi di vaccinazioni e la potenziale redistribuzione in tutta Europa di ceppi virali pericolosi deve essere fermata. È quindi necessario sul piano del coordinamento Europeo di provvedere ad incrementare i controlli”. Ciò è possibile garantendo ogni Paese membro “la corretta e coerente applicazione delle normative vigenti”.
Quindi conclude: “È evidente che sia prioritario interrompere questo mercato indegno della schiavitù animale evitando di comprare cani. Le condizioni in cui sono allevate le fattrici sono inaccettabili”. Dunque, “è dovere non solo delle forze dell’ordine di coordinarsi per stroncare questo mercato ed attivarsi per i dovuti controlli, ma è un dovere di ogni cittadino non alimentarlo”. Da parte di Bernini, che spiega come questi cuccioli vengano venduti a trenta euro, arriva in ultimo un invito: “Segnalare alla polizia stradale le auto sospette che viaggiano sulle nostre autostrade, specie se con targa straniera e gabbie in vista”.
Uno dei cani salvati dal traffico illecito
GM
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