I panda, con 1800 esemplari, resteranno tra le specie da preservare, ma non sono più a rischio di estinzione
I panda, da sempre simbolo della famosa WWF (World Wide Fund for Nature) organizzazione non governativa per la salvaguardia dell’ambiente e specie animali a rischio d’estinzione, sono dei mammiferi, originari della Cina centrale, facente parte della famiglia degli orsi.
Emblema nazionale cinese, raffigurato anche sulle monete, per i panda il loro “momento buio” risale probabilmente al 1975, quando una fioritura nello stesso periodo di varie tipologie del loro cibo per eccellenza, il bambù, provocò anche la morte simultanea della pianta, portando gli animali senza cibo e alla loro successiva decimazione.
La dieta che seguono è principalmente erbivora, anche se ogni tanto incrementano ciò che mangiano con insetti o uova. Non si avevano molte informazioni su questi animali e per ovviare al loro basso tasso di natalità, è stato costruito un centro di ricerca in Cina, nella valle di Wolong, creando anche un centro di riproduzione in cattività.
Le ricerche svolte e i relativi risultati hanno contribuito a sviluppare un habitat dove inserire e tutelare gli esemplari ancora in vita. Inoltre, oltre che un ambiente sicuro dove farli vivere ci si preoccupa anche di coltivare bambù in cicli diversi così come le tipologie, in modo tale da evitare che dopo la fioritura muoiano tutte insieme affamando i panda.
E sembra proprio che tutti gli sforzi fatti e il lavoro svolto abbia portato i risultati sperati: il panda non è più una specie a rischio d’estinzione.
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Era il 2016 quando IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), organizzazione non governativa con status di osservatore dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, istituzione scientifica che conserva la natura e classifica le specie in pericolo, aveva stabilito che i panda fossero una specie ancora da proteggere, ma non più a rischio d’estinzione.
Pechino però non era d’accordo, avendo paura che togliere la specie dalla lista rossa avrebbe diminuito l’interesse verso di loro, e il relativo impegno per la conservazione dell’animale. Oggi però, anche le autorità cinesi, si vedono d’accordo con la questione.
Con i loro 1800 esemplari i panda sono fuori dal rischio di estinzione.
“La nuova classificazione riflette le loro migliorate condizioni di vita” dichiara il ministro per l’ecologia e l’ambiente, Cui Shuhong, constatando che il risultato sia dovuto agli innumerevoli sforzi per mantenere la loro conservazione aumentando anche gli spazi adibiti a loro habitat.
Così dopo decenni di appartenenza alla lista rossa, si può finalmente tirare un piccolo sospiro di sollievo per il futuro di questi meravigliosi animali. Ciò, ovviamente non significa che siano fuori pericolo. 1800 esemplari non sono un così imponente numero, quindi si dovrà comunque continuare a lottare per difenderli, salvaguardarli e preservare la loro specie.
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F.D.M
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