Palermo, emergenza pit bull: un abbandono al giorno

Palermo, emergenza pit bull: un abbandono al giorno

pitbull

Riflettori sempre accesi sull’emergenza abbandoni e randagismo in Sicilia, dove, nello specifico, a Palermo, numerosi volontari e associazioni si trovano di fronte ad un dramma quotidiano.

Ogni giorno, si registra il ritrovamento di un pit bull. Una razza di moda, ricollegabile anche ad organizzazione malavitose che impiegano gli esemplari per i combattimenti. I cani sono le prime vittime non solo dello sfruttamento, di addestramenti estenuanti, del giro di scommesse illegali ma anche di abbandoni se non utilizzabili.

E così, per le strade della città sicula i volontari non hanno tregua e ogni giorno recuperano pit bill. Tra i casi segnalati nel fine settimana, quello di una giovane esemplare abbandonata nei pressi del parco della Favorita dove la cagnolina, spaesata, per raggiungere un gruppo di cani randagi è stata investita. Nessuno è intervenuto per soccorrere il cane, ma per fortuna, poco dopo, si è trovato a passare un veterinario che si è fermato per aiutare la giovane pit bull che perdeva sangue dal muso e presentava diverse escoriazioni riconducibili all’investimento. Il cane è stato subito trasferito in una clinica veterinaria per ulteriori accertamenti sulle conseguenze del trauma, per le cure e per il suo monitoraggio.

Un dramma diventato ingestibile e animali vittime di persone senza scrupoli che si sbarazzano di questi cani quando non servono più. Sempre nel fine settimana, come riporta Blogsicilia, è stato abbandonato un pit bull aggressivo davanti al cancello del rifugio dell’associazione ADA, a Palermo.

Il cane che ha passato la notte sotto la pioggia si è rivelato stressato e avrebbe preso a morsi la catena ferendosi la bocca. Per recuperarlo i volontari hanno chiamato gli operatori del canile municipale ma purtroppo l’animale ha creato non poche difficoltà. Infatti, spiegano i volontari, altri due pit bull erano stati da poco ritrovati nella città e per i casi di cani aggressivi, si rivela l’esigenza di isolamento e mancano gli spazi e i box da destinare al loro recupero.

Esemplari che prima dell’adozione dovranno essere inseriti in un percorso di riabilitazione per il quale non tutti i rifugi o pensione sono predisposte. Non solo abbandoni ma anche difficoltà nel gestire cani pericolosi. Purtroppo, denuncia Ada, la legislazione non punisce adeguatamente chi abbandono un animali

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