Un esempio da seguire in molti altri paesi quello di uno Stato che ha risolto il problema dei cani randagi, soli e abbandonati in strada, attraverso un sistema ben definito.
Quello del randagismo è un problema atavico e che persiste in diversi paesi del mondo. Sono tanti i cani abbandonati e soli in strada ma un paese ha risolto il problema dei cagnolini randagi seguendo un sistema di regole rigido e ben definito, assolutamente da imitare. Il fenomeno del randagismo è un problema a livello mondiale e sono sempre di più le fondazioni e le organizzazioni che cercano di sensibilizzare al tema. Tanti i messaggi lanciati quotidianamente nel tentativo di fermare l’abbandono e di conseguenza anche il randagismo. Gli appelli ad un comportamento etico sono davvero molti ma senza l’intervento sistematico dello Stato, il fenomeno rimane di difficile risoluzione. Per questo motivo, un paese europeo ha deciso di istituire un vero e proprio sistema definito con rigide regole e meccanismi prestabiliti al fine di annullare il fenomeno. A quanto pare è riuscito nell’intento.
Un paese ha risolto il problema dei cani randagi: le 4 fasi del sistema
E’ un caso senza precedenti quello dei Paesi Bassi che, grazie ad un sistema suddiviso in 4 fasi, è riuscito a risolvere il problema dei cani in strada.
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La prima fase prevede una maggiore consapevolezza del fenomeno. Esistono infatti diverse regole contro l’abbandono ma che difficilmente vengono rispettate. Per questo motivo i Paesi Bassi hanno attivato una campagna di comunicazione cercando di favorire l’adozione. La seconda fase prevede invece delle leggi più rigide: il maltrattamento o l’abbandono di un cane domestico può prevedere multe pari a migliaia di euro e condanne fino a ben tre anni di reclusione.
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La terza fase riguarda una importante campagna di sterilizzazione, rivolta sia ai cani domestici che familiari, attraverso cui i cani in strada sono diminuiti notevolmente. Infine, la quarta fase prevede l’inserimento di una nuova tassa rivolta all’acquisto di cani di razza. Purtroppo infatti, sempre più persone si rivolgono ad allevamenti sfavorendo i cani meticci. La tassa è rivolta agli allevatori. Dunque, il meccanismo messo in atto dai Paesi Bassi, potrebbe esser preso in considerazione anche da altri Stati cercando così di ridurre il problema e aiutare i nostri amici a quattro zampe.
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M.F.G