Padre porta i cani randagi in Chiesa per trovare loro una famiglia

Padre porta i cani randagi in chiesa per farli adottare

Padre Juan Pablo è parroco nella Chiesa di Santana a Gravatá in Brasile. Un sacerdote molto sensibili alla vita dei cani randagi che salva dalla strada e cerca per loro adozione.

Durante la celebrazione della Messa, raccontano alcuni volontari, Padre Juan Pablo ricorda ai fedeli quanto sia importante rispettare gli animali, incoraggiandoli all’adozione.

Il parroco ha sempre avuto un occhio di riguardo per i cani di strada. Ha salvato decine di cani da situazioni pericolose, portandoli a casa, sfamandoli e prendendosene cura.

Alla fine, un giorno, Padre Juan Pablo ha deciso di portare uno di questi randagi salvati, in Chiesa per cercare sia dei volontari disposti a cercare un’adozione per i cani sia una famiglia pronta ad accoglierli. Attraverso le celebrazioni, il Padre diffonde parole d’amore verso tutte le creature viventi. Grazie ai fedeli, il sacerdote spera anche di spargere la voce per i cani salvati affinché trovino al più presto una casa.

Le immagini di Padre Juan Pablo con i randagi durante la messa sono state pubblicate in rete e hanno fatto il giro del mondo.

Un esempio straordinario per promuovere le adozioni. Il messaggio del Sacerdote è chiaro: un altro mondo è possibile e i piccoli gesti contribuiscono a fare la differenza.

Anche in Italia, un padre, a Frosinone, nel Lazio, porta tutte le domeniche un simpatico randagio per celebrare la messa.

>>Cane randagio celebra la messa insieme al parroco tutte le domeniche

A differenza di molti casi, in cui è stato vietato ai cani, anche ai cani guida per non vedenti di entrare in Chiesa, alcuni Sacerdoti mostrano un’altra immagine ai fedeli e non fedeli.

In un’occasione, un cane è entrato dentro una Chiesa e si è messo a giocare con il parroco che non ha cacciato l’animale, bensì lo ha accolto e ha interagito con il cane in modo giocoso e compassionevole.

>> Cane entra in Chiesa e gioca con il parroco: una scena definita “divina”

Padre Juan Pablo: