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Pacho, il cane rispedito al canile dopo tre giorni: ha smesso di mangiare

Il cane Pacho era stato rispedito in canile dopo tre giorno dalla sua adozione: ora piange e ha smesso di mangiare. Per lui si pensava fosse l’inizio di una nuova vita, invece l’incubo continua. Ora arriva un altro appello.

Il cane Pacho dentro il canile (Facebook – Io, Cane Randagio)

Di storie crude, lì fuori, ve ne sono parecchie. Anche se molto spesso, stando dentro la nostra comfort zone, non ci rendiamo conto che esistono e persistono nel tempo. Queste storie, ahinoi, accadono anche nel mondo animale. Sempre più spesso, in determinate circostanze, i nostri amici a quattro zampe vengono abbandonati. Oppure, peggio ancora, rispediti indietro dopo essere stati adottati. Ci vuole responsabilità. Quella che è mancata nella vicenda del cane Pacho, rispedito in canile dopo tre giorni dalla sua adozione. Ora le cose si complicano più del previsto.

Pacho, una vecchia conoscenza: il cane rischia di ammalarsi sul serio, un nuovo appello per lui

Pacho con lo sguardo triste (Facebook – Io, Cane Randagio)

A volte bisogna intervenire prima che sia troppo tardi. Ce lo ripetiamo spesso, ma non siamo in grado di farlo. Vuoi per pigrizia, vuoi per altri fattori. Poi, però, quando le cose si complicano bisogna, per forza di cose, agire. Ma potrebbe essere troppo tardi. Per questo, la miglior cosa da compiere, è quella di intervenire il prima possibile.

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Stessa e identica situazione che si era venuta a creare con Pacho, un cane che da sempre si trova all’interno di un canile pugliese. Erika Niccolai, volontaria OIPA della sezione di Taranto, aveva portato alla luce la sua storia. E per il cane si era fatta avanti una famiglia. Le cose stavano per cambiare, poi è successo il fattaccio.

Tre chilogrammi di peso in più: 23 kg invece che 20. Per soli 3 kg il cane è stato rispedito al canile di partenza. Il trauma è tornato, la spregevole situazione pure. Tant’è che ora il cane ha smesso di mangiare, e rischia di ammalarsi sul serio. Erika ha lanciato un altro appello. C’è bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui.

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Ma, del resto, ci vuole anche un senso di responsabilità smisurato. Aspetto che sembra sempre di più mancare in una società che corre senza un domani, ma solo nel presente. Una famiglia dal cuore d’oro, ma con i piedi fissi a terra, che gli sappia dare quello che merita. Il numero per prendere le varie informazione è il seguente: 329.8338987

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Davide

Laureato in Scienze della Comunicazione con tesi in Filosofia del Linguaggio. Dal 2017 Iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Autore di due libri sul tema del viaggio: "Il cuore arriva dove gli occhi non vedono" (uscito nel 2019) e "Di notte è tutto più chiaro" (uscito nel 2023). Attratto dal mondo degli animali anche grazie alla fotografia, altra espressione del suo essere.

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