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Otto cuccioli trovati nel bosco: erano preda dei cinghiali – VIDEO

(Pixabay)

Nelle scorse settimane, vi abbiamo parlato della lotta tra cani e cinghiali, una brutale attrazione in Indonesia, in una località dell’isola di Java. Raccolti intorno ad una arena di pareti di bambù, gli indonesiani sembrano bramosi di vedere gli animali lottare. Ma senza arrivare a questi casi estremi, va detto che i cinghiali sono animali pericolosi e a contatto coi cani il rischio è grande. Ne sa qualcosa Leonardo De Angeli, presidente del gruppo animalista di Viterbo ”L’anima del cane”.

L’attivista, nei giorni scorsi, passeggiava tra i boschi dei Cimini nei pressi di San Martino, nel viterbese. Si è così accorto della presenza di otto meravigliosi cuccioli, nati probabilmente dall’incrocio tra un border collie e un bastardino. I cuccioli non erano protetti da nessuno e rischiavano di restare vittime dei cinghiali. De Angeli ha denunciato: “Atroce, truce, crudele, orribile è il gesto dell’abbandono. L’abbandono è un atto criminale soprattutto se lo si fa in questa maniera”.

Le dure accuse e il lieto fine

Quindi accusa: “Lasciare otto meravigliosi cuccioli di cane, dopo averli curati e nutriti per 30 giorni, in un bosco alla balia degli animali selvaggi è un’azione vile, triste e orrenda. Chi lo ha fatto non ha avuto rispetto dell’essere vivente perché queste piccole creature in mezzo al bosco di San Martino non avrebbero avuto alcuna chance di vita”. De Angeli prosegue: “Basta uno scatolone. Questo è il messaggio che io voglio lanciare. Perché lasciare che degli essere viventi muoiano? Perché non desiderare per loro un futuro migliore?”.

“Basta uno scatolone con dei fori in cui gli animali possano respirare lasciato davanti ad una farmacia. Noi lo raccoglieremo e ci prenderemo cura di loro fino a quando non saranno affidati ad una famiglia che li vorrà con se”, sono ancora le parole di De Angeli. La vicenda ha avuto un lieto fine: “In meno di 48 ore siamo riusciti a donare ad ogni cucciolo una casa. Ora ogni piccolino ha una sua mamma che ha deciso di volergli bene proprio come si fa con un figlio. Il loro incubo è finito. Averli affidati in così poco tempo poi significa solo una cosa: c’è posto per tutti. Non abbandonate e se proprio dovete ricordatevi che basta uno scatolone davanti ad una farmacia”.

Il video del ritrovamento

GM

Gabriele

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Gabriele

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