Otranto: il lupo degli Alimini è stato catturato, in seguito ad un episodio in cui aveva azzannato una turista che ha scatenato il panico tra i residenti
La sua vicenda è cominciata già a giugno, quando è diventato il protagonista di segnalazioni, foto e video, e divenuto una presenza ormai familiare ai residenti.
Ora il lupo di Otranto, che girovagava nella zona tra Conca Specchiulla e Serra, è stato catturato.
Il WWF da tempo aveva posto l’attenzione sul comportamento anomalo del lupo degli Alimini. Alla luce delle segnalazioni e dei video di cui il l’esemplare è protagonista, secondo l’associazione animalista è evidente che l’animale mostrerebbe degli atteggiamenti insoliti per la sua specie, lasciandosi avvicinare e interagendo con le persone, dando dei segnali inequivocabili di “confidenza con l’essere umano”.
Il WWF sostiene che il comportamento del lupo di Otranto sia il risultato di un lungo periodo trascorso dal lupo a contatto con degli esseri umani e e di aver vissuto in cattività. L’organizzazione infatti ha denunciato una pratica illegale in alcuni lupi selvatici vengono detenuti con lo scopo di farli incrociare con alcune razze canine lupoidi e di ibridi commerciali al fine di dare vita a dei nuovi esemplari, con caratteristiche sempre più affini ai lupi, per poi essere commercializzati a prezzi esorbitanti.
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L’altro aspetto che desta preoccupazione è anche l’incolumità e la sopravvivenza dell’animale. Il WWF sostiene che essendo il lupo abituato alla presenza dell’uomo, attribuisca a quest’ultimo una fonte di cibo, motivo per cui si lascia avvicinare, creando potenziali pericoli per se stesso e le persone. Inoltre in queste condizioni il lupo dimostra di non essere autosufficiente e autonomo.
Per questo l’organizzazione ha più volte sollecitato l’intervento del Ministero dell’Ambiente e di ISPRA al fine di catturare l’animale e di ospitarlo in una struttura consona.
La sua libertà è terminata il 14 luglio, alle 22.30, presso gli Alimini, dove i carabinieri della forestale di Otranto, in collaborazione con il Nipaaf e gli operatori del parco nazionale della Majella, hanno catturato l’animale con l’ausilio di un dardo narcotizzante.
La sua cattura è stata inevitabile in seguito allo stato di agitazione e preoccupazione diffusosi tra i residenti dovuto ad una serie di episodi. Il primo in cui l’esemplare ha strappato la veste di una bambina di sei anni, che però è uscita illesa dal loro incontro, e il secondo, accaduto venerdì 10 luglio, in cui il lupo ha aggredito una turista di 37 anni, azzannandole il polpaccio, mentre faceva jogging.
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L’esemplare catturato è un lupo maschio, subadulto, di circa 14 mesi e di quasi 30 chili.
In seguito ai controlli, sono stati trovati sul collo del lupo dei segni presumibilmente dovuti ad un collare, un’altra evidente prova che probabilmente l’animale era stato detenuto illegalmente e che in qualche modo sia riuscito a fuggire o a liberarsi.
Il lupo sarà condotto al Centro tutela fauna di Monte Adone, in provincia di Bologna.
La struttura è interamente dedicata ai lupi, così questo ormai noto esemplare potrà finalmente vivere tra i suoi simili.
M. L.
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