Dopo la California, l’Australia: nelle scorse settimane, lo Stato americano aveva approvato lo stop alla vendita di animali domestici nei negozi. Unica eccezione viene fatta per quegli animali provenienti da rifugi o gruppi di soccorso. L’entrata in vigore della legge è prevista per gennaio 2019. I trasgressori saranno puniti con multe fino a 500 dollari. Esultano le associazioni animaliste, tra cui la ‘Social Compassion in Legislation’, che ha promosso la legge.
Ora invece è il principale Paese del continente oceanico a promulgare una legge che va in questo senso. Il numero di cani che gli allevatori sono autorizzati a mantenere sarà limitato dopo che un disegno di legge, sostenuto dal gruppo Oscar’s Law. Quest’ultima è un’associazione che si occupa di benessere degli animali e prende il nome da un barboncino di nome Oscar. In suo nome, infatti, è stata condotta una dura battaglia dentro e fuori il Parlamento. La Camera Alta ha ora approvato il ddl. Grazie alle nuove norme, ai negozi di animali non sarà più permesso di vendere cuccioli.
“Oggi è un’incredibile vittoria”, ha detto ai giornalisti a Melbourne la fondatrice di Oscar’s Law, Debra Tranter. Poi ha ricordato: “Per la prima volta in qualsiasi parte dell’Australia abbiamo un limite al numero di cani che i allevamenti di cuccioli sono autorizzati a mantenere. È la fine dei giorni in cui vedevamo letteralmente centinaia di cani stipati in capannoni, che allevano in serie cuccioli per il mercato degli animali domestici”. La Tranter ha detto che i negozi di animali diventeranno i centri di adozione per i cani soccorsi, che beneficeranno dei cambiamenti.
Da aprile 2020 gli allevatori dovranno mantenere un massimo di 50 cani femmine fertili. Gli allevatori con più di 10 cani femmine dovranno ottenere l’approvazione ministeriale e saranno soggetti a norme più severe. I sostenitori della Oscar’s Law si sono riuniti sotto al Victoria’s Parliament House con i loro compagni pelosi e hanno pianto lacrime di gioia dopo il successo del voto.
Oscar, nello specifico, è il cane di Debra Tranter, salvato da uno di questi allevamenti. “Ha ispirato la campagna”, ha detto la donna coccolando il cane, ormai di undici anni. La vicenda di Oscar è stata particolarmente dolorosa: “Ha trascorso i primi cinque anni della sua vita in un capannone, fornendo cuccioli per negozi di animali”. In base alle nuove norme, infine, chiunque venda un animale domestico deve anche fornire un numero di fonte registrato per mostrare dove è stato allevato l’animale.
GM
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