Dopo anni di atroci torture, un povero orso è finalmente libero: un video mostra la gioia di Tuffy mentre fa il bagno in un piccolo stagno.
Purtroppo nel mondo il numero di animali che vive in cattività e che è sottoposto a torture e maltrattamenti è altissimo. Sono molte le realtà poco conosciute che prevedono lo sfruttamento intensivo degli animali, considerati solo come oggetti dai quali trarre profitto. Così ad esempio è il caso delle fattorie della bile nelle quali gli orsi vengono sfruttati in modo atroce. Ed è proprio da una di queste fattorie che un orso ha avuto l’incredibile fortuna di venire liberato. L’immensa gioia del plantigrado nei suoi primi giorni di libertà, dopo essere stato salvato dopo anni di torture in una piccola gabbia, è stata documentata in un commovente video condiviso sui social network.
L’orso Tuffy non può credere di essere libero dopo anni in una gabbia – Video
Il filmato, condiviso su YouTube dal canale ufficiale di Animals Asia all’account @HKAAF, mostra come spiega il titolo l’animale «Freed from a bear bile farm, Tuffy jumps for joy» (tradotto in italiano: «Liberato da una fattoria di bile d’orso, Tuffy salta di gioia»).
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L’espressione “fattoria della bile” è utilizzata comunemente per definire gli allevamenti intensivi di orsi tibetani, chiamati anche “orsi della luna”. Queste fattorie, che si trovano esclusivamente nel sud-est asiatico, prevedono la cattura e la detenzione degli orsi in gabbie strettissime per estrarne la bile, ingrediente utilizzato nella medicina tradizionale cinese. I poveri animali subiscono prelievi quotidiani attraverso cateteri di metallo inseriti nella cistifellea in condizioni igieniche pessime che causano spesso infezioni e tumori. Inoltre, per via delle ridottissime dimensioni delle gabbie di detenzione (più corte della stessa altezza degli orsi), i plantigradi finiscono per rimanere paralizzati, per manifestare danni permanenti alle ossa e soprattutto a impazzire per le torture alle quali vengono sottoposti arrivando addirittura a compiere pratiche autolesioniste.
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Per fortuna alcune volte gli attivisti per i diritti degli animali riescono a salvare questi orsi, come è accaduto nel caso dell’orso ribattezzato con il nome di “Tuffy”. Nel video condiviso su YouTube è possibile vedere la grandissima gioia provata dall’animale non appena è stato liberato dalle gabbie e dalle torture. Le immagini diffuse sui social mostrano l’orso mentre si tuffa in un piccolo laghetto nel rifugio per animali dove è stato ricoverato: Tuffy assapora la libertà saltando e ricadendo nell’acqua.
Come dimostra anche questo video, gli animali sono esseri senzienti e in quanto tali provano gli stessi sentimenti degli esseri umani. Del resto, proprio sulla base di queste idee, in molti Paesi del mondo si sta procedendo a sostanziali modifiche del Codice civile per riconoscere legalmente gli animali come esseri senzienti. Tenerli reclusi all’interno di gabbie, negli zoo o nei parchi acquatici lede i loro diritti alla vita e alla libertà. Sono molte le storie che raccontano di poveri animali che hanno trascorso l’intera esistenza dietro alle sbarre, senza mai vedere il cielo, come ad esempio Ruben, conosciuto da tutti come il “leone più triste del mondo” e che finalmente verrà liberato in un santuario in Sudafrica dopo quindici anni trascorsi in una gabbia. Si può solo sperare che in futuro sempre un minor numero di animali debba vivere in cattività ed essere sottoposto a maltrattamenti. (di Elisabetta Guglielmi)