Tre orsi uccisi da un uomo: si trattava solamente di cuccioli, ma l’individuo lamenta una serie di giustificazioni che non gli causano alcuna punizione.
Un uomo residente a Tamworth, nello stato americano del New Hampshire, ha sparato ed ucciso senza pietà tre cuccioli d’orso. La vicenda è successa mercoledì scorso di mattina. Da quanto risulta, i piccoli erano in cerca di miele e stavano insidiando un alveare. Ma la cosa stava andando avanti da alcuni giorni, secondo il resoconto fornito dal killer per giustificare le sue orribili azioni. “Quei tre tormentavano i miei polli già da un pò di tempo”. E si sa, negli Stati Uniti c’è un modo di pensare del tutto diverso rispetto alle nostre parti in merito al possesso ed all’utilizzo di armi da fuoco.
Infatti le stesse leggi del New Hampshire consentono ad un individuo di uccidere degli animali selvatici se quest’ultimi invadono la loro proprietà o causano dei danni a raccolti ed altri animali domestici. Però questa vicenda sta facendo molto discutere, e da quanto si apprende, sembra che le autorità governative locali si stiano mobilitando per limitare per quanto possibile che venga aperto il fuoco. Saranno date istruzioni precise ai proprietari terrieri, perché molti di essi sparano in maniera indiscriminata. Lo scorso 1° settembre ha segnato l’inizio della stagione della caccia agli orsi nel New Hampshire. Solo che lì non la chiamano ‘caccia’ ma ‘gestione dell’orso’.
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Negli ultimi due anni si è assistito ad una crescita modesta della popolazione di questi animali nei confini dello stato. Attualmente se ne contano circa 6100 esemplari. Questo è sufficiente per consentire a chi lo desidera di imbracciare una doppietta ed impallinarli. È possibile fare fuoco su questi animali su praticamente tutto il suo circoscritto nei confini che delimitano il New Hampshire. Anche dalle nostre parti non sono mancate delle situazioni controverse.
A luglio c’erano state aspre discussioni tra diverse associazioni animaliste con la Provincia di Trento. Quest’ultima desidererebbe una autonomia maggiore dal Governo in merito alla ‘gestione dell’orso’. Gli animalisti dal canto loro accusano gli enti locali di favorire i cacciatori, i quali rappresentano una larga fetta della popolazione del posto. E quindi anche un grosso serbatoio elettorale dal quale attingere voti.
A.P.
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