Si continuano a raccogliere le firme per il piccolo M89: “liberate l’orsetto” dal nome di una galassia, l’appello risuona in rete.
L’associazione ambientalista “Bearsandothers” continua a informare e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’attuale obiettivo prefissato dai volontari di raggiungere 50mila firme per far uscire il piccolo orso M89 dalla sua prigione a Trento. Mentre la petizione per liberare l’orsetto recupero nel mese di aprile 2023 mostra di aver superato le 38mila firme, l’attenzione per la liberazione di M89 non cala per tenere testa a quello che sembra essere il tentativo di volerlo trattenere in una situazione di cattività per tutta la vita.
Liberate il piccolo M89 dalla prigione: la petizione per l’orsetto che prende il nome da una galassia
L’orsetto M89, che ricorda con la sua presenza l’omonima galassia nella costellazione della Vergine, è stato salvato da una coppia di forestali quando la passata stagione primaverile stava per concludersi. Ora – a distanza di pochi mesi – l’orfano orsetto potrebbe vedere negato il suo diritto di tornare in natura. Alla denuncia della Pat sul caso dell’orsetto M89, tratto in salvo dopo essere precipitato da un’altura mentre si trovava con la sua mamma a un altro cucciolo di orso, ha fatto seguito la petizione per far uscire il cucciolo dal parco di Spomaggiore.
Mentre si spera che le decise sollecitazioni, i provvedimenti e la copiosa risposta dei sostenitori dell’associazione possano riportare M89 in libertà, il piccolo è ancora ospite – in cattività – del “Belpark”. L’orsetto di 50 chili, che ha da poco compiuto 6 mesi, sarebbe stato ritenuto idoneo allo sconfinamento in natura, nonostante sia rimasto prematuramente orfano e – dopo il suo incidente – abbia dovuto essere sottoposto a cure mirate per migliorare le sue precarie condizioni di salute.
Come insegna ai più piccoli il film d’animazione “Paddington”, orsetto ritrovatosi improvvisamente in una realtà diversa dalle sue aspettative, lasciare a se stesso il piccolo M89 potrebbe significare un grande impedimento alla sopravvivenza della specie. Soprattutto in un periodo storico in cui la vita di ben 70 esemplari sembra essere già messa a rischio su territorio peninsulare.
Le opinioni contrarie al rilascio in libertà del piccolo esemplare senza coda provengono principalmente dalla Provincia Autonoma di Trento. Stando a quanto affermato da uno dei dirigenti del Servizio Faunistico vi sarebbero ancora alcune perplessità sul concedere l’ammissione in natura del giovane orso. La principale preoccupazione della Pat sarebbe quella che l’orsetto – una volta divenuto adulto – potrebbe assieme un comportamento problematico in virtù del suo passato vissuto.
Dalla risposta degli animalisti si comprende, invece, come M89 sia stato ritenuto idoneo allo sconfinamento in natura. Avendo raggiunto un’incoraggiante capacità di autodifesa e – quindi – più alte probabilità di riuscire a sopravvivere in autonomia, l’orsetto dimostra di essere guarito e di aver superato lo stato di fragilità iniziale documentato durante i primi giorni del suo recupero. In uno degli ultimi post condivisi su Facebook dall’associazione “Bearsandothers”, lo scorso 18 luglio, è possibile accedere direttamente al link per firmare la petizione che riguarda l’orsetto.