Non c’è mai limite al peggio. E ce ne possiamo rendere conto osservando la vicenda della povera Ajib e della sua piccola Marsha. Si tratta di due esemplari di Orso del sole, che rappresentano purtroppo la principale attrazione turistica del centro ‘True Bali Experience’ in Indonesia. Ajon da ben 12 anni viene costretta ad interagire con i turisti, posando con loro per selfie e foto ricordo. I visitatori sono quasi del tutto di provenienza occidentale, ed i responsabili della struttura non si sono mai fatti dei particolari problemi nell’esporre l’animale, ed in tempi recenti anche la sua cucciola, allo stress eccessivo che tutta questa situazione comporta. I turisti poi non si fanno a loro volta alcuno scrupolo per questo avvenimento.
Loro vedono soltanto il lato divertente della cosa, senza pensare alle terribili conseguenze fisiche e mentali che tutto ciò comporta per gli animali coinvolti. Essi sono delle vittime, sottoposte a dei veri e propri tormenti, del tutto non previsti da quello che dovrebbe essere il loro modo di vivere in natura. Jill Robinson, fondatrice e CEO di ‘Animals Asia’, una delle più famose associazioni animaliste del mondo, ha parlato in una nota di questa vicenda. La donna si dice assolutamente convinta che quanto sta accadendo alla povera orsa contribuirà ad accorciarle la vita ed a segnarla in maniera estremamente negativa nella psiche.
Ajib venne rapita dai bracconieri allo scopo di venderla per fare soldi. E come lei, anche la figlioletta Marsha sarà costretta a seguirne tristemente le orme. Animal Asia ha aperto una petizione affinché la gente possa dare aiuto a questi due poveri animali. Una petizione per far si che quante più persone possibili, con la loro protesta, riescano a far cambiare le cose ed a costringere chi ha l’autorità per intervenire a mettere la parola fine a questo orribile circo. La petizione è consultabile all’indirizzo in fondo alla pagina. E per chi vuole, è anche possibile rilasciare un contributo in forma assolutamente libera in favore di Animal Asia. Ma la cosa più importante è lasciare la propria firma per salvare l’orsa Ajib e la sua piccola Marsha. La pratica dei selfie è ormai considerata in maniera universale dagli esperti un qualcosa di altamente nocivo per gli animali.
Clicca qui per aderire alla petizione di Animal Asia
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