Torna a far discutere l’abbattimento dell’orsa Kj2, avvenuto lo scorso 13 agosto, dopo che l’esemplare era stato ritenuto pericoloso in relazione ad un’aggressione avvenuta il 22 luglio nella zona dei laghi di Lamar, a Terlago, in Trentino. Dopo quanto accaduto, la Procura di Trento aveva aperto un’inchiesta. Grandi anche le proteste degli animalisti. In particolare, la Lav si era appellata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chiedendone l’intervento.
L’accusa in particolare era di aver violato l’art.544 bis del Codice Penale che sanziona l’uccisione senza necessità di animale. Per la Procura di Trento, comunque, non ci sarebbe alcun reato. Questa la ragione per la quale ha chiesto l’archiviazione del caso in quanto la Provincia avrebbe agito in “stato di necessità”. Una pronuncia che ora scatena una nuova ondata di proteste, in prima linea ancora la Lav. A prendere posizione, in queste ore, è Massimo Vitturi, responsabile Animali Selvatici.
Queste le parole di Vitturi: “Ora verificheremo gli atti e le indagini svolte. Qualora dovesse emergere che le indagini non sono state svolte anche nel senso delle nostre richieste, siamo pronti a depositare un’istanza di opposizione all’archiviazione”. La Lav, pochi giorni dopo l’uccisione dell’orsa, proprio per chiedere maggiore chiarezza e circostanziati approfondimenti, depositò attraverso i suoi legali “una approfondita memoria presso la Procura, contenente precise istanze istruttorie in relazione ad alcune attività da verificare”.
Una specifica richiesta venne avanzata dalla Lav: “Il necessario chiarimento sulle modalità di esecuzione dell’orsa, per poter capire perché non si fosse deciso per la somministrazione di anestetico e successiva cattura dell’animale, metodo non cruento pure previsto dall’ordinanza che ne avrebbe risparmiato la vita, ma anche per approfondire la dinamica dell’incidente che determinò l’emissione dell’ordinanza contenente la condanna a morte di KJ2”. La Lav chiede alla magistratura: “Perché l’orsa è stata uccisa nonostante l’ordinanza provinciale ne prevedesse anche la cattura?”.
La morte dell’orsa aveva peraltro suscitato molta indignazione, perché probabilmente era stata uccisa davanti ai suoi due cuccioli. “Vogliamo sapere che questi cuccioli sono vivi e se sono stati messi in sicurezza”, le parole del presidente Aidaa, Lorenzo Croce. Era intervenuta sulla questione anche la Lega per l’abolizione della caccia: “La Provincia autonoma di Trento tace sulle modalità dell’esecuzione della madre e sulle misure prese a tutela dei due piccoli che dovrebbero essere sugli 8 mesi circa”. Ed era tornata alla mente anche la vicenda dell’orsa Daniza. Si tratta di episodi gravissimi ai quali bisogna porre fine.
GM
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