Ancora una caso di crudeltà sugli animali sventato dalle autorità, quello che hanno scoperto dopo la sortita ha lasciato tutti senza parole, lo stavano facendo davvero…
La crudeltà sugli animali è un problema serio che purtroppo continua ad affliggere la nostra società. L’ultimo caso che ha fatto scalpore è stato registrato a Lafayette, nel Tennessee, dove oltre 30 animali sono stati trovati in condizioni disumane dopo alcune segnalazioni che e avevano denunciato gli abusi.
Tra i malcapitati, cani, gatti e addirittura due cincillà, tenuti in piccole gabbie di filo di metallo, immersi nel fango e nei loro escrementi senza possibilità di muoversi o di accesso ad acqua pulita e cibo. Molte delle bestiole soffrivano di varie condizioni mediche, tra cui ferite da puntura di insetti , tumori mammari, unghie troppo cresciute e infiammazioni della pelle.
Nessuno avrebbe mai immaginato tanto, diversi Alani costretti in gabbie strette e sporche, salvataggio senza precedenti in Tennessee.
Il direttore esecutivo dell’Animal Rescue Corps, Tim Woodward, ha dichiarato di non aver mai visto nulla di simile, un chiaro caso di negligenza e abuso sugli animali che ha portato molti in condizioni cliniche al “limite del salvabile “. Ancora una volta sono gli animali a pagare il prezzo della crudeltà umana e questa storia ne è la conferma assoluta.
Fortunatamente dopo l’intervento delle forze dell’ordine gli animali sono stati consegnati all’Animal Rescue Corps che si è subito mobilitata per trasportare i malcapitati al centro di soccorso dell’ARC a Gallatin, nel Tennessee, dove ogni animale ha ricevuto un esame veterinario approfondito, vaccinazioni appropriate e tutti i trattamenti medici necessari.
Gli animali in questione erano utilizzati a scopo di allevamento ed il profitto per i loro proprietari veniva evidentemente messo sopra ogni cosa. Le condizioni in cui molti sono stati costretti a vivere per anni hanno creato danni immensi, non solo dal punto di vista fisico ma anche da quello psicologico ed è per questo che L’ARC si sta adesso occupando di trasferirli in rifugi di fiducia e organizzazioni partner di salvataggio, dove potranno essere riabilitati prima di essere affidati a persone che intendano prendersene cura.
Bisogna senza dubbio fare di più per proteggere i nostri amici a 4 zampe dallo sfruttamento a cui spesso vengono sottoposti, la speranza é che questo caso possa sensibilizzare anche i cittadini, che prima di acquistare un cucciolo dovrebbero poter assicurarsi delle condizioni in cui questo è stato allevato.