Le atroci torture alle quali gli orsi della luna sono sottoposti solo per poter prende la loro bile sono davvero agghiaccianti
E’ incredibile pensare che nel 2021 ancora gli esseri umani non abbiano capito quando sia giunto il momento di fermarsi. E’ assurdo torturare degli animali senza capire che ci sono alternative che non comportano in alcun modo provocargli dolore. Purtroppo le vicende che vi racconteremo oggi sono qualcosa di orribile e che ci fa capire che l’uomo, così tanto evoluto non è.
Per capire meglio il perché di tutto questo, c’è da spiegare che per alcuni popoli cinesi, coreani e vietnamiti, la bile degli orsi della luna, ovvero gli orsi asiatici, hanno delle proprietà curative che la rendono elemento base per la medicina asiatica.
Da oltre 3000mila anni viene utilizzata e tutto perché contiene un principio attivo chiamato acido ursodeossicolico, che permette di far passare infiammazioni, abbassare la febbre, aiutare la vista, proteggere il fegato e molto altro, come la realizzazione di shampoo piuttosto che bibite o unguenti.
In passato si è provato a fare qualcosa, non capendo che nel metodo utilizzato si è trovata una scusa per peggiorare le cose. Di fatto quando negli anni 70 questi orsi sono stati dichiarati specie protetta, si è ben pensato di mettere su degli allevamenti “sicuri” per estrarre la bile e garantire la riproduzione della specie. Ma, nella realtà , questi posti sono solamente delle prigioni autorizzate dove torturano questi poveri animali, restando rinchiusi per l’intera durata della loro vita.
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Orsi della luna torturati per la loro bile
E’ davvero vergognoso sapere che ancora ad oggi gli animali vengano trattati in modi così orribili. La denuncia di questi terribili atti, inizia grazie ad un documentario di alcuni documentaristi indipendenti, che sotto copertura hanno portato a termine il lavoro, dimostrando le barbarie alle quali questi animali sono sottoposti.
Gli orsi della luna sono chiusi in delle gabbie, che non permettono loro alcun tipo di movimento, e gli viene fatta indossare una specie di pettorina che serve allo scopo di estrarre la bile. Gli uncini metallici nel collo dell’animale servono a non farlo muovere per nessun motivo, le siringhe metalliche bloccano gli arti, e il cratere permanente trasporta la bile in un contenitore sotto la pettorina.
Nonostante lo scalpore dovuto al documentario, si continuava a portare avanti la tesi che questo metodo fosse indolore e non causasse alcun problema all’animale. Come se per loro arti atrofizzati, ossa deformate, un catetere fisso, non potersi muovere non fosse sufficiente per essere definito una tortura.
Ma qualcosa sta cambiando, e le proteste per la liberazione di questi orsi stanno crescendo sempre di più, anche a seguito del grande aiuto di una signora inglese con l’organizzazione Animals Asia Foundation. Lei cerca di far capire che quello che fa la bile dell’orso della luna, può anche farlo svariate erbe o prodotti sintetici.
Continui i salvataggi che si portano avanti, uno dei quali è stato filmato in un cortometraggio. Le condizioni nelle quali vengono tratti in salvo sono davvero raccapriccianti, i loro fisici sono deboli e l’aver vissuto in gabbia sin dalla nascita non favorirà il loro rinserimento in natura. Purtroppo non sarebbero abbastanza forti, ma ciò nonostante gli verrà concessa una vita alternativa, sicuramente lontani da gabbie, torture e all’insegna di cure amorevoli, affettuose attenzioni e soprattutto rispetto.
Le immagini contenute nel seguente post potrebbero urtare la vostra sensibilità : si sconsiglia la visione a un pubblico facilmente impressionabile
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F.D.M