Il Comune di Savona ha modificato l’ordinanza contro i cani di accedere al centro storico. L’ordinanza era stata annunciata dal sindaco della città ligure nello scorso mese di dicembre, poco prima di Natale. Ed aveva fatto discutere, naturalmente. Per il primo cittadino Ilaria Caprioglio però si trattava di una misura efficacia per assicurare il decoro pubblico, minato troppo spesso da un fastidioso malcostume. A quanto pare non pochi cittadini erano soliti ignorare le deiezioni rilasciate sul suolo pubblico dai loro amici a quattrozampe. Non le raccoglievano, lasciandole in bella vista con tutti i disagi estetici – e non solo – del caso. Nella stessa erano previste delle multe anche qualora i cittadini interessati dal caso avessero ripulito il tutto. L’Enpa però aveva richiesto delle modifiche a questa ordinanza, che alla fine sono state accolte.
La sanzione in questione è prevista adesso solamente per chi non rimuoverà i bisogni del proprio animale domestico o per colore che non faranno scendere il cane dal marciapiede. In ogni caso, per evitare la multa, si dovrà ripulire il suolo pubblico da eventuali deiezioni. Altrimenti in caso contrario scatterà una ammenda compresa tra i 50 ed i 70 euro. Il Consiglio Comunale di Savona si esprimerà una volta per tutte sulla questione nella data del prossimo 28 febbraio in aula consiliare. Si prevede che il nuovo regolamento così modificato entrerà in vigore, sostituendo il precedente promulgato a dicembre. Tra l’altro il provvedimento era stato discusso tempo addietro. Ma oltre a saltuarie modifiche non c’era mai stato modo di rendere lo stesso definitivo. Condizioni che per fortuna si sono raggiunte adesso.
Non mancano comunque i precedenti in materia di ordinanze contro le deiezioni di cani. A Bogliasco, in provincia di Genova, c’era stato un provvedimento alquanto discusso. Nello stesso si ordinava alla cittadinanza di ripulire con l’acqua la pipì del proprio cane. E non sono mancate le multe e le polemiche. A Torre del Benaco, in provincia di Verona, è accaduto lo stesso con tanto di discussa sanzione ai danni di un 44enne. Il cane di quest’ultimo aveva fatto la pipì su un cestino della spazzatura, e la cosa è costata alquanto cara a questa persona. E non dimentichiamo il ricorso al dna del cane estratto dai bisognini lasciati in strada per rintracciare e multare il suo padrone in Puglia.
A.P.
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