La donna denuncia il fatto tramite i social network, dopo che la polizia ha preso in custodia l’opossum per sospetto maltrattamento di animali.
Ogni animale va rispettato e l’infermiera Schanacris Braga ne è ben consapevole, tanto che ha denunciato quello che le è successo martedì scorso tramite i social network. La donna ha infatti assistito ad una scena orribile, ovvero agli agenti di polizia civile e alla Patram (Polizia ambientale) che portavano via il suo dolce animale con l’accusa di maltrattamento di animali.
Residente in Montenegro (Brasile), la donna ha condiviso la routine con il suo opossum di nome Emilio sui social network e ha realizzato dei video in cui sensibilizzava le persone a non maltrattare o uccidere gli individui della specie. Tuttavia, tali attenzioni non sono state sufficienti perché la coppia potesse rimanere insieme.
Mentre era al lavoro ha ricevuto una telefonata dove le veniva detto che la polizia civile e la Patram erano arrivate alla sua residenza con una denuncia di maltrattamento dell’animale. Quando si è recata di corsa a casa, non avrebbe mai immaginato che le portassero via il suo adorato Emilio. “Li ho invitati a entrare, sono stata educata, ho mostrato Emilio nel mio giardino, che è enorme“, ha raccontato all’emittente locale R7. Quando sono entrati, si aspettavano una cosa, e invece ne hanno trovata tutt’altra. Nonostante sapessero non fosse un crimine, hanno portato via ugualmente l’animale.
Secondo quanto le è stato informata, non si sarebbe stato nulla da fare, era inevitabile che le portassero via Emilio una volta arrivati. L’opossum era stato portato via nella sua piccola gabbia per gatti, con la sua brandina, il suo cibo, le sue uova, la sua acqua. Nonostante fosse spaventato, si fosse rannicchiato e avesse persino cercato di scappare dai professionisti, Emilio è stato portato via dalla residenza in cui viveva da quando era appena un cucciolo, e portato al Progetto Preservas, un centro di conservazione e riabilitazione degli animali. Schanacris Braga è rimasta sconvolta dalla perdita dell’animale, in quanto si è presa cura di Emlio e l’ha amato fin da quando era piccolo e se lo rimettessero in libertà adesso potrebbe morire poiché non è abituato a quella vita.
L’operatrice sanitaria era anche diventata un punto di riferimento in città per il salvataggio di marsupiali e animali selvatici. Gli utenti social sono rimasti indignati difronte alla decisione, i quali hanno affermato che ciò che è stato fatto con l’opossum è malvagio, non c’entra niente con la cura e l’amore. “Tanti animali che soffrono la fame, maltrattamenti in cattività. Nessuno fa niente. Vogliono mettere in difficoltà chi ha tutto l’amore del mondo“, ha commentato arrabbiato un follower, sotto uno dei tanti post fatti su Instagram. L’operatrice sanitaria sta cercando in tutti i modi di riprendersi Emilio, ma il compito sta risultando molto difficile.
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