L’ondata di gelo sta letteralmente congelando gli animali in Turchia
Con temperature che oscillano tra -15°C e -25°C durante il giorno e tra -35°C e -40°C di notte e venti forti glaciali, gli animali in Turchia stanno attraversando uno dei peggiori inverni della loro vita. Purtroppo, molti esemplari non sopravvivono all’ondata di gelo che dagli inizi del 2019 sta colpendo l’Europa e si è estesa fino al Mediterraneo. In particolare, nel distretto di Çaldıran, nella provincia di Van, al confine tra Turchia e Iran, è stata trovata una volpe congelata che era alla ricerca di cibo e un gatto, che cercava riparo tra le strade della città di Alanya.
Una vera e propria emergenza non solo per i cittadini, per cui si contano una decina di morti ma anche per gli animali randagi del paese.
Animali e gelo
L’ondata di gelo ha portato venti fino a 130km/h e precipitazioni nevose intense. Secondo le previsioni, dopo una breve tregua, entro la fine del mese di gennaio, si attende una nuova ondata di freddo per effetto della divisione del vortice polare.
Anche in Italia è atteso un nuovo calo delle temperature. Nei giorni scorsi si è registrata una vera e propria emergenza in Molise ma anche in Sicilia e nel nord della penisola dove i soccorsi si sono adoperati per salvare gli animali che non riescono a muoversi e a cibarsi per la quantità di neve caduta. La stessa Enpa ha realizzato dei campi base, in provincia di Catania per aiutare gli animali vittime del maltempo, tra i quali un centinaio di gatti e una quarantina di cani, intrappolati dalla neve.
Le associazioni ricordano a tutti come proteggere gli animali dal freddo, organizzando anche punti di raccolta di coperte e di generi alimentari per aiutare non solo i randagi ma anche gli ospiti nei canili e nei rifugi.
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C.D.
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