Si torna a parlare di orsi e altri grandi carnivori nella Provincia di Trento: Oipa chiede al ministro degli Interni di trovare un’ottima soluzione. Le possibilità non mancano di certo, soprattutto a fronte dei tanti soldi europei dati per gestire al meglio la situazione.
Una sana convivenza, al giorno d’oggi, è quello che ci vorrebbe in tutte le sfere della nostra società. Ottenerla, sarebbe un già un passo decisivo, e importante, verso un progresso che sia degno di essere chiamato con tale nome. Non ci dobbiamo scordare, però, che i passi vanno fatti, tutti, nella stessa direzione. Altrimenti si rischia di alterare lo stato delle cose. Com’è successo più e più volte nella Provincia Autonoma di Trento, in relazione alla vicenda degli orsi e degli altri grandi carnivori. Troppe ordinanze di cattura e, alle volte, anche di abbattimento. Ora arriva l’apertura di un tavolo, per un dialogo forte e sincero, con il Governo. Atto che è stato accolto con grande entusiasmo dall’Oipa, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali.
Oipa accoglie il dialogo, ma ricorda anche quanto è successo in passato: ci vuole una svolta vera!
In passato gli animi si sono accesi, molto. Sono arrivati anche degli scontri, verbali, pur rischiando anche quello fisico se le cose fossero andate avanti come previsto. Parliamo delle decisioni del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, il quale ha emesso molte ordinanze di cattura e abbattimento nei confronti degli orsi.
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Non solo gli orsi, anche i lupi, e qualche altro animale, selvatico e carnivoro. Ora, lo stesso Presidente, si è seduto al tavolo del Governo, incontrando la ministra degli Interni Luciana Lamorgese. Si discute su come affrontare la tematica della presenza di questi animali in territori abitati.
Dal canto suo, Oipa si è detta soddisfatta di questo incontro, perché, nella fattispecie, vede l’aprirsi di nuovi orizzonti, di convivenza e rispetto verso gli animali. Il Presidente Oipa, Massimo Comparotto, ci tiene, però, a sottolineare un aspetto importante: “C’è un progetto europeo, dal nome Life Ursus, voluto appunto dalla Comunità Europea, per inserire di nuovo gli orsi in Trentino. È un programma che mira a includere gli animali, non a escluderli, come spesso si è fatto”.
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Il Presidente Comparotto è chiaro e preciso nelle sue affermazioni. Il tempo delle ordinanze che prevedevano catture a abbattimenti deve cessare d’esiste. Ci sono tutte le possibilità e i fondi necessari affinché esseri umani e animali convivano nel rispetto dell’ambiente. Questo è il vero passo in avanti: al convivenza a mo’ di rispetto, senza uccidere colui che “dorme” accanto a noi.
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