Il labrador di famiglia muore e tutti accusano il colpo, in particolare lei – Heidi Fiore – la persona più legata all’animale. Passato il momento difficile del trauma, però, la famiglia ha voluto adottarne un altro esemplare. Si sono così recati in un canile. Inoltre la famiglia di Heidi Fiore ha cercato anche su Internet se ci fosse qualcosa. Hanno così scoperto che vicino alla loro abitazione c’era un cane che cercava affetto. Le foto del simpatico animale erano state postate su Facebook e mostravano un particolare rilevante. Il cane era evidentemente in sovrappeso.
La famiglia decide comunque di andare a ‘controllare’ di persona e Heidi Fiore capisce che c’è subito feeling: “Era il cane più grosso che avessi mai visto nella mia vita, sembrava quasi un maiale. Abbiamo notato subito che però era un cane felice con una stupenda personalità”. Il cane viene adottato ma non è semplice: la figlia, tornata da scuola, resta scioccata per come è messo male Shiloh, così hanno chiamato l’animale.
Inizia per il cane una dieta rigida, fatta di alimenti dietetici, fiori di zucca e fagioli verdi. Dopo le difficoltà iniziali, Shiloh sta sempre meglio e anche le sue articolazioni iniziano a reagire. Heidi Fiore ha evidenziato passo dopo passo i risultati, fino a giungere a quello finale. Shiloh ha perso peso alla grande: ben 30 kg in meno e ora è in forma smagliante.
Nelle scorse settimane, la Utah’s Best Friends Animal Society, un’organizzazione nazionale che si occupa di benessere degli animali, con sede a Kanab, in Arizona, ha raccontato al People Magazine la storia di Gus, un cane di razza mista in parte beagle, in parte pastore tedesco e in parte “chi lo sa”. Ha spiegato uno dei volontari che si sono occupati di lui, Mileen Keating: “Aveva ipertiroidismo. Aveva artrite. Aveva malattie oculari croniche e malattie periodontali. E aveva delle macchie calde sul collo che sono piaghe dovute alla sua malattia dentale”.
Gus era soprattutto sovrappeso ed è stato assistito nel rifugio, attrezzato “con uno dei migliori team medici dello stato”. Per spostarlo, i volontari dovevano utilizzare un carrellino. I veterinari hanno aiutato a risolvere i problemi più urgenti di Gus, poi Keating e co. lo hanno preso in affido, preoccupandosi soprattutto di fargli perdere peso.
Keating ha spiegato che Gus pesava “circa 35 chili quando è arrivato qui. Quello non era buono per la sua artrite”. Da qui la decisione di sottoporlo a un regime alimentare ferreo, che gli consentisse di perdere peso. Per aiutarlo con la mobilità, i medici hanno prescritto una regolare routine di idroterapia, il che significava che Gus era su un tapis roulant quasi ogni giorno. Soltanto a distanza di diverse settimane, finalmente, il cane ha potuto fare a meno del suo carrellino. Grazie a un lavoro costante, Gus è tornato a essere un cane sano, attivo e affettuoso.
GM
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