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Il nuovo studio rivela quanto sia dannoso non lavare la ciotola del cane

Se hai un cane molto probabilmente non hai mai pensato a quanto non lavare con frequenza la ciotola del tuo fido possa essere dannoso.

Il nuovo studio rivela quanto sia dannoso non lavare la ciotola del cane (Foto Pixabay)

L’igiene sta sempre alla base di tutto, e non lavare la ciotola del proprio animale domestico potrebbe infatti portare a dei risvolti negativi, non solo per la salute del vostro amato amico a quattro zampe ma anche per voi.

La salute di tutta la vostra famiglia infatti potrebbe essere a rischio per una semplice disattenzione collegata all’alimentazione del vostro amato cagnolino.

Salmonella e Escherichia coli sono solo alcuni dei principali batteri che potrebbero annidarsi all’interno delle ciotole dei nostri amici a quattro zampe, e che anche gli esseri umani potrebbero contrarre dalle briciole nelle ciotole.

Essendo a conoscenza di questa non tanto remota possibilità di contrarre determinate patologie, alcuni ricercatori della North Carolina State University si sono riuniti per constatare quanto questa abitudine possa influenzare la salute delle persone. Il recente studio è poi stato pubblicato su Plos One.

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Nono lavare la ciotola del cane tutti i giorni è pericoloso per la salute

Il nuovo studio rivela quanto sia dannoso non lavare la ciotola del cane (Foto Pixabay)

In totale sono stati esaminati 417 proprietari di animali e dallo studio è emerso che solo il 4,7% era a conoscenza della buone norme sull’igiene degli animali redatta da FDA.

Solo il 34% dei soggetti si lava le mani dopo aver servito i pasti agli animali, e il 43 % conserva i cibi dei propri amici a quattro zampe poco distanti dal proprio cibo , infine il 33% delle persone prepara i cibi da destinare agli animali su superfici che solitamente utilizza per preparare anche il proprio.

Delle 417 sono stata selezionate 50 persone che possiedono un totale di 68 cani coinvolgendole nello studio di 8 giorni, nei giorni dello studio sono stati effettuati diversi tamponi sulle ciotole per verificare i batteri che si moltiplicavano.

I volontari sono stati poi divisi in 3 gruppi:

  • Il primo gruppo avrebbe dovuto seguire alla lettera i cingigli dell’FDA lavando le mani prima e dopo essere entrati a contattato con il cibo degli animali o con le ciotole

 

  • Il secondo gruppo avrebbe dovuto lavare le mani dopo il contatto con alimenti e ciotole per 20 secondi con acqua calda e sapone e lavando le stoviglie degli animali con il detersivo e con la temperatura dell’acqua superiore a 70 gradi

 

  • Al terzo gruppo non sono state date indicazioni ma è stato solo detto che in seguito le ciotole sarebbero stata sottoposte nuovamente a tamponi

Dopo gli 8 giorni e stato riscontrato che il rischio di contaminazione del primo e secondo gruppo era molto inferiore rispetto a quello del terzo.

Sembra infatti che grazie alle precauzioni prese dai primi due gruppi il diffondersi dei batteri sia calato del 90% soprattutto nel secondo gruppo.

Nel terzo gruppo i batteri si sarebbero moltiplicati in modo esponenziale tra il primo tampone e il secondo effettuato a fine studio, nessuno ha lavato le ciotole nell’arco degli 8 giorni.

Tutti i partecipanti allo studio erano stati messi a conoscenza dei consigli dell’FDA il che significa che, non basta dare consigli su corretti comportamenti, ma bisogna rendere le persone consapevoli dei rischi che incorrono nel non lavare la ciotola dei propri animali e fine di ogni pasto.

Questo comportamento potrebbe potare delle gravi conseguenza per la vostra salute.

Loriana Lionetti

Loriana Lionetti nasce a Anzio nella provincia di Roma nel 1989 consegue gli studi come perito aziendale e corrispondente in lingue estere. Dopo gli studi si concentra su le sue due più grandi passioni: La scrittura e gli animali. E’ infatti la fiera mamma adottiva di 3 cani 2 gatti un drago barbuto e un Ara Ararauna. Con gli anni la sua curiosità l’ha portata ad informarsi e prodigarsi sempre di più per gli animali e per l'ambiente e nell'informazione e nel giornalismo conseguendo il tesserino professionale da pubblicista presso l'ordine dei giornalisti del Lazio . Lavorare per amore a quattro zampe gli ha permesso quindi di poter combinare il suo lavoro con le sue passioni.

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