L’approvazione delle nuove norme fa tirare un respiro di sollievo a chi ha un cane guida: i cambiamenti più importanti nel 2025.
Per tutti coloro che vivono la loro quotidianità al fianco di un cane guida il 2025 sarà più benevolo nei loro confronti. Fino ad oggi molti ingressi in luoghi pubblici erano vietati perfino a coloro che avevano la necessità di essere accompagnati dai loro amici a quattrozampe. Ora, però, grazie ad alcuni cambiamenti delle norme inseriti nella nuova Legge di Bilancio le prerogative necessarie per l’ingresso dovrebbero finalmente cambiare.
Stilata finalmente la bozza della nuova Legge di Bilancio alcune novità avrebbe interessato, in particolar modo, gli amanti degli animali e, sopratuttto, chi – per loro – non solo nutre una profonda ammirazione ma anche una grande fiducia.
Le norme finora stilate e dedicate all’argomento nella nuova legge di Bilancio prevedono che i cani guida possano entrare legalmente in tutti i luoghi aperti al pubblico, in compagnia dei loro umani di riferimento. Ma non solo, anche salire a bordo dei mezzi di trasporto pubblici.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Cane guida per non vedenti: cosa dice la legge
L’inserimento nella bozza di queste nuove norme dedicate ai cani guida risultano essere finalizzate a disincentivare negozianti o conducenti di mezzi pubblici a gestire autonomamente il permesso d’ingresso all’interno dei loro spazi, favorendo – in tal modo – la libertà delle persone con disabilità nel loro quotidiano accompagnamento dei loro amici a quattrozampe.
Dal momento che il cane guida viene spesso affiancato a persone non vedenti – quanto anche a persone con disturbi neorologici, come, ad esempio, l’epilessia – la sua presenza, all’interno delle attività e del suo umano di rifeirmento, non può essere considerata come un vezzo, o come quella di qualsiasi altro quattrozampe. Pertanto l’ingresso all’interno dei servizi pubblici dovrà essere garantito.
Nel caso in cui le nuove norme, che entraranno in vigore con il nuovo anno, non venissero rispettate dai gestori delle attività oppure dai conducenti dei mezzi pubblici questi ultimi potranno essere multati dalle autorità con un’ammenda pecuniaria. La somma della contravvenzione potrà variare da un minimo di 100 euro a un massimo di 5mila euro. Tale variazione sarà calcolata dalle autorità competenti in base al tipo di discrimanzione o di impedimento commesso a scapito di terzi.
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