“Non regalate cuccioli” l’appello della LAV per le festività rivolto a chi vuole esaudire un desiderio temporaneo e fugace
Natale è un giorno speciale. L’atmosfera è piena di magia e incanto e anche se quest’anno sarà diverso dal solito, non possono mancare i classici regali che rendono felici, in primis, i più piccoli seguiti dagli adulti, puntuali all’appuntamento con le sorprese. Sono tante le idee che nascono per diffondere gioia alle persone alle quali si decide di fare un pensiero e spesso balena in testa il pensiero di regalare un cucciolo. Ma è sempre giusto farlo? La LAV ha realizzato un appello diretto a tutti. Scopriamolo insieme.
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Rendere felice un bambino, regalando un cucciolo è un gesto indubbiamente bello ma spesso nasce da un desiderio temporaneo che si dissolve non appena le feste ci concluderanno. A ciò si unisce la voglia di seguire la cosiddetta “moda del momento” per esibire sui social le foto “acchiappa like” con l’obiettivo di aumentare i follower del singolo utente. Una strategia davvero triste che fa male non solo alla nostra etica ma anche alla salute del pelosetto. Quest’ultimo infatti, se si segue tale passatempo, si accorgerà che l’affetto iniziale non sarà più lo stesso con il trascorrere del tempo, e dunque in lui prevarrà un sentimento di tristezza e di amarezza. I cani si accorgono del nostro stato d’animo e ogni gesto ha delle conseguenze nei loro confronti, in maniera positiva e negativa.
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Per tutti questi motivi, la responsabile LAV area Animali Familiari, Ilaria Innocenti ha scelto di fare un accurato appello da rivolgere a chi ha questa intenzione: “La prima raccomandazione che voglio fare è quella di non regalare cuccioli a Natale. Questo non vuol dire che non sia un buon momento ma significa che bisogna fare la scelta in modo responsabile, facendosi aiutare dai consigli degli educatori cinofili e gli operatori di canili e gattili.” Un messaggio importante che serve ad opporsi al cosiddetto commercio dei soli pelosetti di razza, che automaticamente escludono gli altri, aumentando il business di chi guadagna in modo illegale.
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