Portare il proprio cane con se durante le vacanze è senza dubbio una scelta saggia, anche se questa semplice e nobile volontà può spesso scontrarsi con il modo di operare di hotel, ristoranti ed altre attività pubbliche.
Anche se sempre più locali ogni giorno stanno diventando più permessivi nei confronti degli animali domestici, sono infatti tantissimi a mantenersi ferrei in tal senso, facendo valere il classico cartello con scritto “io non posso entrare”. La legge però parla chiaro per quel che riguarda le restrizioni imposte agli animali, restrizioni che non possono ritenersi valide quando si tratta di animali di servizio. È proprio per questo che è divenuto in questi giorni virale un reel di un uomo non vedente non servito dal proprietario di un pub proprio perché accompagnato dal suo indispensabile cane guida.
Non viene servito perché accompagnato dal suo cane guida: Il proprietario del locale va contro la legge!
In alcuni locali può essere difficile trovare spazio anche per il proprio animale domestico, per quel che riguarda animali da servizio come i cani guida per ciechi, tuttavia, la legge parla chiarissimo. In questi casi non si può in nessun modo negare l’accesso al locale all’animale ed ovviamente nemmeno decidere di non servire suo padrone, ma questo è proprio ciò che è accaduto al non vedente protagonista della vicenda.
L’uomo aveva deciso di rifocillarsi in un pub ma la vista del cane ha subito creato disappunto al proprietario, nel video si può vedere questo intimare all’uomo di portare fuori il cane e di lasciarlo legato li mentre quest’ultimo continuava a chiedere garbatamente il menu, facendo notare come quell’animale rappresentasse per lui un mezzo indispensabile. Purtroppo a nulla è servito tutto ciò, ma ciò che è servito è stato pubblicare il video.
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La grande condivisione del filmato testimonia la sensibilità del pubblico riguardo l’argomento, in molti si sono dimostrati indignati difronte tutto questo e tale divulgazione può dunque ritenersi utilissima per sensibilizzare anche proprietari dei locali pubblici che, seppur restano liberi di scegliere se non far entrare gli animali nel loro locale, devono accettare che in alcuni casi l’eccezione sia d’obbligo, in caso contrario le forze dell’ordine potrebbero intervenire ma il rischio maggiore resta quello di farsi una cattivissima pubblicità che costerebbe certamente cara soprattutto per quel che riguarda gli affari.