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“Non leccateli, sono pericolosi”: l’appello disperato rivolto ai turisti

Un disperato appello è stato rivolto ai turisti della zona per avvertirli di una sconosciuta minaccia: “non leccateli, sono pericolosi”.

Grande rospo velenoso nella notte (Facebook – National Park Service)

Potrebbe sembrare il finale di un’atipica fiaba noir, invece si tratta della realtà. In seguito a un terrificante episodio, verificatosi al termine della prima settimana di novembre, il 12 dello stesso mese un disperato appello si rivolge pubblicamente ai turisti della zona con il fine di metterli in guardia da un pericolo incombente e finora sconosciuto.

“Non leccateli, sono pericolosi”: l’appello disperato rivolto ai turisti

Rospo dal terrificante veleno (Facebook – Scripps National News)

L’avvertimento non riguarderebbe soltanto i rospi, ma anche altri animali legati alla fauna locale e ad alcune piante dannose per la nostra incolumità. Fra queste, in primis, alcune tipologie di lumache e specie di funghi non facilmente riconoscibili.

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Un’immagine altrettanto inquietante, scattata in esterno notte, è apparsa sulla pagina ufficiale del “National Park Sevice” degli Stati Uniti, accompagnata da un precedente video illustrativo, stavolta condiviso in rete dal canale di “Scripps National News”, relativo ai danni permanenti che potrebbe arrecare all’organismo umano, e animale, un contatto ravvicinato con la mastodontica rana in questione.

Il rospo “contiene sulla sua pelle delle sostanze tossiche” e pare sia solito soggiornare lungo le rive del fiume Colorado dove il suo incontro con alcuni viaggiatori avrebbe lasciato pensare al peggio nel corso delle ultime settimane. La notizia è stata propagata con urgenza, e con essa le autorità invitano gli abitanti a non “leccare il rospo” per alcun motivo. Potrebbe sembrare insolito o esagerato, eppure in molti appassionati di tali esemplari – per via delle loro peculiari caratteristiche – potrebbero ritrovarsi a desiderare di osservarli più da vicino finendo, però, col rimanere inevitabilmente intossicati dal loro fatale veleno.

Oltre ad essere portatore sano della dannosa sostanza (la triptamina psichedelica), questa tipologia di rospo si qualifica come una delle più grandi presenti nella parte meridionale della nazione. A favorire il suo riconoscimento, come ha indicato scrupolosamente il portavoce del Parco Nazionale, stavolta dell’Arizona, sarebbe un’altra caratteristica del rospo legata ai suoi occhi altrettanto psichedelici. Capaci di trasformarsi – in modo letterale – in fari estremamente luminescenti al buio della notte.

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Eppure, nonostante i ripetuti consigli delle autorità competenti, sottolineano alcuni frequentatori della zona, pare che il turismo legato agli allucinogeni – seppur in minima parte – abbia deliberatamente scelto di ignorare le ultime avvertenze condividendo le proprie testimonianze sugli effetti – ancora da dimostrare – che il veleno della rana possa arrecare al di là della sua pericolosità. Pertanto l’allerta non può che restare ancora molto alta.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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