La nobildonna che lotta per i diritti di cani e gatti in Egitto. Un impegno contro i maltrattamenti e le violenze di animali innocenti
I diritti degli animali sono al centro delle sue azioni quotidiane. Una lotta senza sosta che una donna coraggiosa porta avanti da 20 anni. Stiamo parlando di Amina Abaza, una signora appartenente ad una famiglia egiziana di origine circassa, il cui impegno è stato fondamentale per la sua Nazione. Vediamo insieme di cosa si tratta.
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L’operato della donna ha esercitato una forte influenza sull’Egitto a partire dalla fine del XVIIII secolo fino ad arrivare al periodo attuale. Il suo merito è stato quello di creare un ricovero per cani, gatti, asini compresa un’organizzazione dedicata alla tutela degli animali denominata Spare, la prima società completamente egiziana. Un impegno importante, portato avanti con coraggio e determinazione nonostante gli ostacoli di un territorio difficile dal punto di vista sociale e culturale. Purtroppo, non sono pochi gli episodi di maltrattamento che lì gli animali si ritrovano a subire. Infatti, vengono utilizzati metodi brutali per tenere sotto controllo la popolazione randagia, includendo anche gli asini, sottoposti a crudeli torture.
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Il fine primario dell’organizzazione citata è proprio quello di combattere tali pratiche, supportando concretamente cani e gatti che sono rimasti feriti o avvelenati. Al riguardo, la donna ha raccontato un fatto molto spiacevole che l’ha segnata profondamente, incoraggiandola a prendere la fatidica decisione. “Quando ero piccola una cagnolina attendeva ogni giorno l’autobus insieme a me fino a quando una notte, sentii un lamento terribile. Il giorno dopo, non non la vidi più.La chiamavo la più bella del mondo e in quel momento decisi di fare qualcosa per gli animali.” Una testimonianza importante che fa capire quanto possano contare i gesti compiuti a favore di creature così meravigliose come gli animali.
Quella di Amina è una lotta che dura da tantissimo tempo e finora ha raggiunto risultati straordinari. Nel corso di questi anni, lei insieme ai membri dell’associazione hanno portato in salvo più di diecimila animali i quali sono stati curati, sterilizzati e inviati in Europa per essere adottati. Ogni giorno, Amina si trova di fronte ad episodi di maltrattamenti impegnandosi per restituire la felicità che manca a queste meravigliose creature. La donna è stata definita dai media una delle famiglie che governano il Paese, la cui importanza è rilevante ai fini della salvezza di tutti i quattro zampe presi di mira da tale sistema. Fare qualcosa in un territorio così non è affatto semplice. Bisogna armarsi di tanta forza, credendo nella propria missione profondamente.
Ancora c’è tanta strada da fare, anche per quanto riguarda le adozioni che in Egitto non hanno ottenuto un riscontro positivo. “In 19 anni solo 2.500 animali sono stati adottati ma la maggioranza proveniva dall’Olanda, dalla Germania e dall’Austria” ha affermato Amina, con molta amarezza. Nonostante ciò, la donna non si arrende. Il suo obiettivo è salvare il maggior numero di animali possibili, sottraendoli ad un’ingiusta crudeltà.
Grazie di cuore, Amina, per il tuo grande lavoro.
Benedicta Felice
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