Sembra che stia finalmente per giungere al termine una tradizione che dura da tantissimo in Spagna. Stiamo parlando ovviamente della ‘Corrida’, evento in cui degli innocenti tori si trovano soli contro tutti in un arena e vengono infilzati con picche lunghe due metri. C’è aria di cambiamento nell’aria, e ad esporsi in rima linea è stata proprio la Spagna con i suoi ambientalisti da Madrid e dalla Catalogna che chiedono di abolire questa triste e cruenta tradizione. Sabato infatti si terrà in ‘No Corrida Day’ per protestare contro questa barbara usanza che va vanti da secoli e che da secoli è motivo di dibattiti sull’ingiustizia, innegabile sotto ogni aspetto, alla quale i poveri animali in questione sono sottoposti. I tori si ritrovano a destreggiarsi in una lotta impari che per forza di cose perdono sempre, finendo spesso nel sangue e dando ‘spettacolo’ per il pubblico che assiste alla scena un po’ come succedeva in età imperiale, quando schiavi venivano massacrati in pubblico solo per dare spettacolo. ‘Panem et circenses’ era il motto che giustificava tali massacri, ma forse oggi è un po’ troppo tardi per lasciare spazio a tutto questo.
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