Con la fine dell’anno che si avvicina si moltiplicano sulla rete le iniziative contro i botti e i fuochi di artificio che in occasione delle feste provocano ogni anno la morte per paura di almeno 5mila animali, sia domestici che selvatici,
Tra le iniziative è nata anche una pagina Facebook “No ai botti di Capodanno” per sensibilizzare le persone sulle ripercussioni dei fuochi di artificio di Capodanno.
L’evento promosso nel Friuli Venezia Giulia invita i cittadini ad agire in modo concreto “inviando una mail al vostro sindaco per evitare i botti di capodanno!”.
“Ogni anno la sera del veglione di capodanno molti animali per paura dei botti scappano o muoiono di crepacuore, si parla di 5000 animali l’anno, per soli 20 minuti rischiamo di perdere il nostro miglior amico, per non parlare della fauna selvatica, e anche di tutte le persone che finiscono al pronto soccorso. Molti comuni in Italia vietano i botti e noi chiediamo al nostro sindaco di fare lo stesso. Chi vorrà partecipare dovrà semplicemente mandare una mail. Capodanno alle porte e noi rivolgiamo un appello a tutti i sindaci della nostra regione affinché emanino un’ordinanza che vieti l’utilizzo di petardi, botti e giochi pirotecnici su tutto il territorio comunale affinché i festeggiamenti di Capodanno non si traducano in una tragedia per gli animali sia domestici sia selvatici”, viene sottolineato nella pagina Facebook.
Si ricorda inoltre le reazioni di panico e spavento negli animali, i quali durante la loro fuga tendono a perdere l’orientamento, esponendoli a rischi di smarrimento o investimento, così come il rischio di ferimento o morte per ustioni.
“Facciamo in modo che il Capodanno sia una bella festa per tutti: evitiamo l’uso di botti che ogni anno provocano danni anche gravi alle persone e terrorizzano gli animali. Auspichiamo che gli spettacoli pirotecnici siano sostituiti da spettacoli piromusicali in cui le luci, anziché dai botti, sono accompagnate da musiche. Non si tratta di non festeggiare ma di farlo responsabilmente”, è il messaggio lanciato dall’iniziativa che sposa le alternative già promosse da molti comuni, al posto dei fuochi d’artificio, come illustrato in un precedente articolo (clicca qui).
Al contempo è stata promossa una petizione su Change.org a livello nazionale per l’abolizione dei fuochi d’artificio indirizzata al presidente del Consiglio, clicca qui per firmare la petizione.
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